Quando la vita aveva altri colori, e la sera profumava di un odore diverso, e le giornate, i pomeriggi, avevano i colori di una vita che sorrideva…
Quando la vita aveva altri colori… Le giornate sembravano diverse, forse lo erano, e avevano colori diversi, sereni, più accesi, come mattine con il cielo totalmente azzurro, vivido, con qualche pennellata leggera di bianco, in lontananza, e un tiepido sole sui marciapiedi, mentre la città si svegliava, a poco a poco, e camminando sentivi l’odore dei cornetti caldi dal bar, del caffè caldo, delle auto che iniziavano ad andare via, forse verso le proprie attività…
…Passava il tempo e le stagioni, e cambiava la vita come cambiava la temperatura, come la bella stagione che si avvicendava, e potevi, ancora, sentire le cicale cantare, alle due del pomeriggio, sotto l’ombra del grande albero che disegnava le sue foglie sul muretto, e il sole iniziava a picchiare, leggero, sulle prime magliette leggere, e nell’aria sentivi quegli odori, quelle sensazioni, che non riesco più a sentire, o che sento molto, molto meno, quasi per niente: camminavi lungo i marciapiedi ed i giardinetti e sentivi l’odore dolce dei fiori, e avevi coglia di camminare, di tenere stretta l’altra mano a chi avevi accanto, di correre, di sorridere, di star fermo sulla panchina a guardare gli alberi, immobili, filtrare i raggi del sole.
E poi, d’improvviso, il pomeriggio diventava tutto rosa, e il sole spariva, a poco a poco, dietro la montagna: sentivi altri odori, nel fresco della sera, nel cielo blu scuso della sera che diveniva notte, tra le luci, i sorrisi, le speranze, i progetti, e tutto sembrava magico, stupendo, incantato. Poi, tutto si è perso.
Molte cose non le rimpiango, quasi tutte, ma mi manca la parte più bella e profonda di quel pezzo di me che, forse, ho perduto. Vuoi per la vita, vuoi per l’incidere del tempo…