Resta solo vuoto in mezzo alle dita...

Resta solo vuoto in mezzo alle dita

Resta solo vuoto in mezzo alle dita… Resta il dolore di ricordi perduti e tuffati dentro l’anima, che rimangono dentro tutto il male che fanno…

Resta solo vuoto in mezzo alle dita… Resta solo il dolore che rimane, e tutto quello che vive ancora dentro…

Di tanti sacrifici, di tanti sentimenti, di tanto amore, resta soltanto vuoto in mezzo alle dita. Resta soltanto un silenzio deflagrante, nel niente che è rimasto dentro il tuo cuore, dentro la tua anima frantumata di silenzi, del male che hai ricevuto, del dolore che non fa altro che far sentire la propria presenza, istante dopo istante, nella consapevolezza del niente che è ormai restato. Il vuoto, il niente che ha sempre contraddistinto questo tempo, ora diventa il nulla, ora diventa quel niente che fa male, che quel dolore che si ostina a distruggerti, nonostante la gente pensa che, per loro, tu vali tanto, che per loro hai un grande spessore, un grande valore… Ma cosa ti rimane concretamente di parole bellissime, di silenzi che costellano questo vivere giorno dopo giorno?

Rimangono le lacrime a distruggerti il giorno e la notte, rimane il peso di renderti conto quanto sia stato inutile coltivare sentimenti veri: e mentre io coltivavo il bene del cuore, la sola cosa che ottenevo era il vuoto di chi mi guardava in superficie, di chi non si è mai spinto “oltre”, di chi non ha mai voluto fermarsi a rendersi conto che non è il corpo quello che conta, ma ciò che vive dentro di te realmente, ciò che vive realmente nei silenzi, nella vita di ogni giorno e di ogni tempo. Ed io, cretino, che ancora immaginavo di volere una famiglia felice, con un matrimonio, una compagna affezionata accanto che si rendesse conto, davvero, dell’amore che avevo in me, che si rendesse conto davvero di tutto quello che urlava e bruciava per lei. Ma, ancora una volta, ho avuto la consapevolezza di come la gente non voglia impegnarsi: la gente vuole roba semplice, senza impegno.

E chi cazzo se ne frega se, alla fine, soffri come un cane, se ti lasciano a soffrire in mezzo al tuo tempo, se ti fanno consapevolmente del male nonostante lo sapessero che ti avrebbero ferito, ma ferito davvero: ognuno pensa solo alla sua animaccia, e chi cazzo se ne frega se quel povero Cristo è gettato in terra a piangere, a soffrire, e chi se ne frega se ha dei sentimenti veri, e chi se ne frega se sarebbe stato disposto a superare ogni difficoltà. Si, perché chi ti ama davvero supera ogni difficoltà, in ogni luogo ed in ogni tempo: chi ti ama davvero si rende conto che tutto quel bene non può essere sprecato in maniera così cretina e stupida, e fa la qualsiasi per non ucciderlo, per non sprecarlo ne ora e ne mai. Ma chissà per quale motivo, di fronte a me c’è sempre e soltanto gente che quel valore, quella importanza, non la mette mai in pratica: ti lasciano alla prima cretinata, quando “l’addio non è una possibilità”, o dovrebbe non esserlo se ami veramente.

Resta solo vuoto e distruzione di un tempo che non esiste. E il dolore di un cuore che voleva soltanto amare, che voleva soltanto vivere il più grande sogno che esista. E che non si è reso conto che non accadrà, che non succederà.

Perché è raro trovare gente che sappia amare davvero. In mezzo a questo vuoto che distrugge ogni speranza.

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