Ripensando al tempo che è volato via...

Ripensando al tempo che è volato via

Mi fermo, ripensando al tempo che è volato via, alle facce che si sono volatilizzate, alle istantanee rimaste impresse soltanto nella mente…

Mentre scrivo, sento la pioggia venir giù da dietro le finestre. E mi ricordo di tante cose, di tante immagini ed esperienze vissute e viste, immaginate e realizzate, come il tempo che è volato via senza darmi un frangente per respirare ed affrontare, per respirare e rendermi conto di come niente sarebbe, silenziosamente, stato più lo stesso.

Ho davanti agli occhi mattini in cui tutto sembrava eterno, in cui tutto sembrava, in qualche maniera, più azzurro e felice del solito: bastava solamente guardarsi, sorridere, raccontarsi, per vivere, nella beltà di quel tempo, la più bella delle favole!

Ho un ricordo preciso di pomeriggi di sole che raccontavano la nostra storia: le strade, le foglie che cadevano, l’odore dei fiori d’arancio, le camminate, la spesa, le mani nelle mani, la voglia di essere insieme, di sorridere anche per poco. Il desiderio, semplice, di vivere un po di tempo solo per noi, mentre il tempo incorniciava la nostra vita nella sua: il tempo ci vedeva insieme, e le risate che facevano da contorno, le nostre piccole e stupide battute, la vita che se ne andava lenta, ma noi eravamo contenti di esserci, contenti di essere noi, contenti di quello che eravamo, del nostro futuro, della nostra vita.

La sera, la cena, le mani nelle mani, ed un solo, unico, desiderio: non dover andare via.

La cosa più triste, beffarda, triste e dolorosa di tutto questo, è il fatto che, adesso, quel sogno poteva diventare realtà: i nostri spazi, la nostra gioia, le nostre vite e il nostro tempo, il nostro giorno, la nostra sera, la nostra vita. Adesso che c’è tutto, manchiamo noi.

Tutto sembra accadere nel momento sbagliato, ed io, ancora adesso, mi domando solamente il perché…

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