Se avessi saputo che bastava così poco… Se solo mi fossi reso conto che bastava indossare una maschera per averti ancora accanto…
Se avessi saputo che bastava così poco… Sea vessi saputo che bastava indossare una maschera…
A distanza di ormai tanto tempo, a volte il mio pensiero torna al mio passato recente, e lo fa con una sempre maggiore chiarezza, calma, concentrazione, e con un quadro sempre più completo di tutto ciò che è stato e che, lentamente, sono stato costretto a mandare via. Mi fa sorridere pensare al fatto che, forse, sarebbe bastato davvero poco per non distruggere il mio amore: si, il mio, non il NOSTRO, perché di amore vero, col senno di poi, ne ho visto poco tranne quello che viveva e vive ancora in me, a cui hai preferito rinunciare in nome di tanta superficialità inutile.
Quell’amore potrò sempre darlo ad un’altra persona più matura, e maggiormente in grado di comprenderne il valore: forse, però, sarebbe davvero bastato poco per averti ancora al mio fianco. Sarebbe soltanto bastato dirti sempre di si, applaudirti anche negli sbagli e nelle convinzioni errate, essere sereno nel non vedersi per giorni interi, restare indifferente quando mi dicevi che preferivi restare a casa in chat, con le tue amiche, piuttosto che vederci e stare insieme. Ma più di tutto, sarebbe semplicemente bastato indossare una bella maschera, proprio come fai tu.
Soltanto che, probabilmente – anzi, sicuramente – quella persona non sarei affatto stata io, perché credo che amare una persona significa non soltanto volerle bene, provare dei sentimenti, ma anche rispettare se stessi, chiedere il medesimo rispetto che si da all’altro, e ancora di più significa far comprendere all’altra persona i suoi sbagli, le sue aspettative errate o troppo grandi!
Bada bene: questo non significa che l’altra persona debba perdere il diritto a coltivare i suoi sogni. No: significa che quando hai accanto una persona accanto che ti ama davvero, è proprio quella persona, con il suo immenso amore per te, a poterti consigliare per il meglio, e, forse, a fare la reale differenza nella realizzazione di quei sogni.
Come puoi ben vedere, nessuno ti ha mai chiesto di rinunciare alle tue aspirazioni o ai tuoi sogni, anzi: con il senno di poi, posso dire di essere rimasto coerente con il mio intento di aiutarti, sempre, a realizzarli, dall’inizio alla fine, e mi da molta pace e forza l’idea che avrei potuto fare moltissimo per te, con risultati forse anche importanti, chissà… Di certo, la pratica dimostrazione di un cuore che non conosce il valore vero e reale delle persone, si dimostra, concretamente ed esattamente, in questo modo. Certe volte mi capita, soprattutto di notte, quando il cervello sfugge alle dinamiche di controllo volontario che possiamo mettere in atto, a quanto amore avessi per te: in particolare, ripensavo a come il cuore mi battesse forte di gioia ed impazienza quando sapevo che stavi arrivando a te, quando ero fermo nel traffico tentacolare di questa città troppo grande e non aspettavo altro che venirti a prendere, aspettando, come sempre, venti minuti sotto il sole a duecento gradi del mese di luglio!
Ricordo bene quanta meraviglia sentivo dentro nel prenderti le mani, nello stringerti forte a me, nell’abbracciarti talmente tanto forte da poter sentire il battito del cuore: per la prima volta nella mia vita, mi sentivo davvero bene, mi sentivo davvero completo, mi sentivo veramente felice. Purtroppo, però, man mano che il tempo passava mi rendevo conto che non mi amavi come ti amavo io: io ti amano mille, un milione, e tu, a malapena, arrivati a trenta, quaranta. Mi chiedevi di accontentarmi delle briciole, dei tuoi ritagli di tempo, e se cercavo di farti anche solo ragionare, iniziavi a punirmi con il silenzio, sparendo per settimane intere. E di questa cosa ho sofferto profondamente, così come ho sofferto per i tuoi addii così vigliacchi e meschini, attraverso un messaggio su WhatsApp, senza nemmeno il coraggio di guardarmi dritto negli occhi.
Da un altro lato, penso alla donna che saprà apprezzare tutto questo grande sentimento che vive in me, e penso a quanto sarà fortunata, e a quanto, forse, sarò fortunato io, perché ho tutto il DIRITTO di vedere rispettato il mio cuore, di avere accanto qualcuno che mi valorizzi, qualcuno che sia consapevole e si renda conto dell’amore immenso che vive in me, del valore enorme e smisurato che ha il mio cuore, che hanno i miei sentimenti. Cosa che, purtroppo, tu non sei stata in grado di fare, perché mi fa male rendermi conto, soltanto adesso, che, probabilmente, non conosci il vero valore del cuore, il vero valore delle persone che contano davvero, e magari non è neanche e del tutto colpa tua, e va bene così.
Io aspetto soltanto che il tempo – esattamente come sta facendo – faccia la sua parte: è un vero dispiacere, in fondo, aver dato tutto questo amore ad un meraviglioso involucro che, credevo, fosse pieno di quello stesso mio amore. Ma mi rendo conto soltanto ora di quanta contraddittorietà, quanta ipocrisia, quanto non amare io abbia avuto davanti. Si, perché chi non ti ama è chi si comporta esattamente come hai fatto tu: con tanta fatica, sto cercando di non fare andare perduto tutto quell’amore che è in me, che hai sprecato così stupidamente, ma quantomeno me ne sono reso conto, anzi, sei stata proprio tu a farmene rendere conto, e decidere di rinunciare a quel ragazzo che, in te, vedeva tutto il suo futuro. Ho la pretesa di dire che difficilmente qualcun altro potrà amarti come facevo ed avrei fatto io, ma sarebbe soltanto come parlare ad un muro che indossa dei tappi per le orecchie sotto le cuffie: praticamente inutile.
Spero soltanto che il tempo, prima o poi, un bel giorno, ti faccia destare dall’incantesimo in cui ti trovi adesso, da quella maschera di gigantesca nulla che indossi ormai da troppo, e ti faccia anche soltanto ripensare al bene vero che avevo per te.
E in fondo, spero che tu possa renderti conto che avevi la felicitò tra le mani, e l’hai gettata via.