Senza forza per difendermi

Senza forza per difendermi

Senza forza per difendermi, ma con la consapevolezza di avere un cuore grande, puro, sincero, onesto, ancora capace di amare. Nonostante tutto e tutti.

Senza forza per difendermi. Si. Ma consapevole della mia grande forza.

Ad un certo momento, mi sono ritrovato senza più forze per difendermi, o forse, senza più nemmeno voglia di farlo, di fronte al vuoto di un’indifferenza che lascia dietro di se le immagini del tempo passato. A distanza, ormai, di mesi, per la precisione due, che diventano tre contando il tempo da cui hai deciso di sparire volontariamente, senza nemmeno guardarci in faccia, senza nemmeno avere il coraggio – o forse il rispetto per noi – di dirmi in faccia tutto quello che avevi dentro, tutte le tue paure, tutto quello che ti faceva male, mi rendo conto di quanto cuore ho investito in questi mesi, di quanto futuro avevo per te

Eppure, tu lo hai ucciso. Forse per paura, forse per fragilità, che posso comprendere ma non posso giustificare: nessuno dovrebbe far innamorare qualcuno se, poi, non ha il coraggio di portare avanti a qualsiasi costo quell’amore che ha creato, quell’amore per cui si è investito tanto, per cui si è tanto sacrificato il proprio corpo, la propria mente. Quando ami, quando fai nascere un amore, devi pensare che la responsabilità non è soltanto quella di vivere questo sentimento, ma anche di non ucciderlo mai, di salvaguardarlo, di poter sempre essere chiara e parlare in maniera trasparente, perché ciò che non hai mai capito è che le persone non ti possono leggere nella mente, non ti possono leggere nella testa se qualche cosa non va.

Ma principalmente, di me non hai capito niente. Come non hai capito che le tue paure si sarebbero dissolte se solo ne avresti parlato, perché si: mi duole dirtelo, ma sono solamente tue paure. Rispettabili, certo, ma diventano non giustificabili se non permetti ad una persona di aiutarti. Sono solamente le classiche “paranoie” che, in una coppia “normale”, se così si può dire, si risolvono sedendosi ad un divano, guardandosi negli occhi, parlando mezz’ora, e stringendosi forte, per capire che non c’è niente da temere. Mi fa un po’ sorridere rileggere i messaggi in cui eri proprio tu a dire che “tu sei per aggiustare e mai per distruggere”, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il dimostrare ciò che si dice. Ed io, nel mio piccolo, sono sempre stato di questo avviso, tant’è che non sono certo stato io a distruggere tutto questo, perché non avrei mai pensato una cosa simile ne mai sarebbe mai balenato nella mia mente.

Credo che ammazzare l’amore sia un peccato tra i più grandi ed imperdonabili che l’essere umano possa mettere in atto: sarà che credo ancora che l’amore sia talmente “sacro” e “vivo” da non concepirne una fine volontaria e violenta. Mi consola il fatto che, in questi mesi, tanta gente ha visto il mio cuore puro, i miei sentimenti veri, e, forse, si è resa conto di quanto il mio cuore sia di vetro trasparente, ma di vetro sottile: si frantuma per un’occhiata di troppo, per una risatina sotto i baffi, ma si frantuma con la cattiveria e il dolore che altri gli scaraventano addosso. Fa male sapere che tu lo sapessi, che eri consapevole di tutto questo, e senza nessuna pietà hai fatto poltiglia di questi bei sentimenti che avevo per te: in fondo, i miei sentimenti sono sempre la, e non sono io ad averci rinunciato volontariamente.

Questa cosa, un pochettino, mi rincuora, così come mi rincuora le meravigliose parole che ho ricevuto da migliaia di persone in queste settimane ed in questi mesi: tante ragazze, tante donne, tanti uomini sono rimasti senza parole di fronte al mio dolore, forse comprendendo che, davvero, i miei sentimenti erano autentici e veri. Questo mi fa capire, ancora una volta, che non ho niente da dovermi rimproverare. Nulla proprio. Tu, dal tuo canto, continua pure per come credi: seguita pure sulla tua strada fatta di altezzosità, fatta di fughe per non uscire gli attributi una santissima volta. Ma non ho rabbia nei tuoi confronti, credimi: non provo alcuna rabbia verso di te, perché so che sei soltanto una persona fragile che preferisce la fuga al coraggio di affrontare, salvare, andare contro tutto e contro tutti: mi dispiace soltanto che sarai l’unica persona a farsi del male, perché fuggendo non fai altro che perdere valori e sentimenti autentici che avrebbero reso più serena la tua vita.

Ognuno decide per se, in fondo. Il tempo, però, ti fa capire gli sbagli. E sarà troppo tardi per porvi rimedio.

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