Accade, talvolta, che i sogni si spezzino: sarà la vita, saranno le persone, saremo noi stessi che cambiamo irrimediabilmente…
Sogni che si spezzano, monconi che rimangono esangui in attesa del nulla…
Capita più spesso di quanto non ci si immagini, eppure accade sempre più spezzo che i sogni si spezzino in piccoli frammenti vuoti: immagini una vita in cui avrai una felicità lavorativa, economica, una stabilità, un mondo da osservare, una famiglia da vivere, un cane e un gatto, dei bimbi che corrono felici per casa e un amore sincero su cui poter contare, ed invece, una mattina ti svegli e ti accorgi che non hai più niente di tutto questo, che ti devi reinventare in qualche maniera perché il sogno è finito e la gente non vuol più saperne di te e dei tuoi bisogni.
Già, la gente, che splendida figura è la gente: persone con mille volti diversi capaci di accoltellarti in mille modi diversi e far finta di niente in altrettanti mille modi diversi, mentre resti a capire cosa devi farne di quel che resta della tua vita e dei tuoi sogni che devi reinventare, mentre osservi passare il tempo e le stagioni, le giornate e i silenzi, la luna, il sole, l’estate e poi di nuovo l’inverno, e tu sei ancora fermo la, al palo, in attesa che qualcuno ti torni indietro i tuoi sogni…
…Eppure stavi così bene con quei sogni che qualcuno ha voluto frantumare: avevi tutto ciò che ti serviva, non ti mancava niente se non il desiderio di un domani sempre e sempre migliore, senza che nessuno ti permettesse di pensare a cosa sarà e a cosa sarebbe stato. Viverlo e basta: vivere la tua vita, il tuo tempo, i tuoi sogni. E ora?
Ora resti la, a guardare i tuoi sogni persi in una notte lungo una strada senza luce, e l’unica cosa che ti resta da fare e non poterti voltare e andare avanti lo stesso. Ancora una volta.