Soltanto questa sera ho capito che tu non mi hai mai amato...

Soltanto questa sera ho capito che tu non mi hai mai amato

Soltanto questa sera ho capito che tu non mi hai mai amato… Ho sempre cercato di fare finta di nulla, ma non puoi negare l’evidenza…

Soltanto questa sera ho capito che tu non mi hai mai amato… L’evidenza è fin troppo palese.

Questa sera, mille consapevolezze mi sono piombate addosso tutte insieme: ho avuto modo di vedermi con un fraterno amico, con il quale non passavo del tempo insieme da (decisamente) troppo tempo: non vedendoci da un po’, era rimasto indietro su tutte le mie vicissitudini sentimentali e tutto il dolore subito in questi mesi di manipolazione. Così, parlando parlando, il discorso è caduto su un argomento che, da poco tempo, ho imparato a normalizzare, rendendomi conto di aver fatto bene: “normalizzandolo”, ovvero parlandone serenamente, ho scoperto una verità che, altrimenti, non avrei mai potuto vedere in faccia. Quella verità è che io non ho mai avuto nessuna colpa, perché ho soltanto subito la manipolazione psicologica di chi non ha un cuore.

Si, ho parlato del mio – pare, ma molti mi dicono che sia soltanto una mia “paranoia” – evidente difetto fisico, che, come ben sapete, perché l’ho raccontato un sacco di volte, non mi sono di certo andato a cercare, essendo il risultato di un incidente subito. E così, grazie all’affetto di questo fraterno amico, ho capito di aver subito tanto, troppo: soprattutto, ho avuto, ancora una volta, la certezza di ciò che tante persone e tanti amici mi ripetono da troppo tempo. Cioè che l’amore è tutta un’altra cosa.

Ho visto tanta rabbia negli occhi del mio amico quando gli ho raccontato tutto quello che ho subito: mentre davo il cuore ad una persona, quella si preoccupava di quel mio difetto, “perché poi la gente domanda”, “perché la gente ci vede e non facciamo una bella figura”, “perché rovinavo la sua immagine”, “perché ho subito pressioni affinché tu risolva”, anche a costo della mia stessa salute, “perchè in un futuro, camminando insieme, mano nella mano, la gente farà domande!”

Soltanto stasera ho capito veramente che non mi hai mai amato: una persona che fa questi discorsi non è soltanto cattiva ed immatura, ma non conosce nemmeno il senso vero della parola AMORE. Ma tu lo sai cosa significa sentirti dire dalla persona che ami: “si, per te non è un problema, ma non so quanto possa essere una cosa presentabile farmi vedere con te accanto con questo difetto!”, lo sai? Lo sai cosa significa sentirti mortificato in maniera improvvisa, senza che te lo possa aspettare? Sai cosa significa amare qualcuno e rendersi conto che più che il tuo amore ed il tuo cuore, la sola cosa che reputa importante è non sfigurare perché hai un difettino, nemmeno tanto visibile, figlio di un incidente e, purtroppo, non risolvibile in maniera definitiva? Sai cosa significa amare qualcuno e non permetterti MAI di fargli notare i propri difetti fisici – a questo punto, diciamolo! – anche abbastanza palesi ed evidenti, ma, di contro, renderti conto che quella persona non ha nessun tatto per te? Ti rispondo io: significa soltanto che quella persona non ti hai mai guardato con gli occhi dell’amore. MAI. E tra i due, a dirla tutta, non so nemmeno chi sfigurasse accanto a chi, ad essere onesti, ma lasciamo stare… Sapete le ferite che lasciano queste parole? Sai che se qualcuno si fosse MAI azzardato a parlare di un solo difetto fisico della persona che amavo, io avrei alzato una vera guerra?

Ma tanto, ma che cazzo di tempo perdo a fartelo capire: le uniche cose che capisci sono il tuo fottuto egoismo, carrierismo, arrivismo, e la pietra che hai al posto del cuore, e la superficialità che hai al posto dell’anima. Perché soltanto gente superficiale fa questi discorsi: soltanto persone superficiali preferiscono dare priorità alla perfezione estetica – anche di fronte ad un difetto piccolissimo e non voluto – che buttare nel cesso un cuore così pieno di amore! Che cosa parlo a fare con una persona così superficiale e meschina, così immatura e spietata? Che parlo a fare con una persona che tutela soltanto se stessa, e anziché difendere la persona che dice di amare da qualsiasi domanda cretina e fuori luogo, da qualsiasi “prurigine gossippara”, anziché difendere la persona che dice di amare in ogni modo e maniera possibile, pensa al pericolo di doversi ritrovare a dare spiegazioni! Anche soltanto scriverlo mi fa sentire in imbarazzo, Dio Santo! Questa è l’apoteosi dell’egoismo, non c’è altra spiegazione! “Eh, ma poi la gente mi fa domande sul tuo difetto fisico”. Sentirselo dire dalla persona che ami, credetemi, ti distrugge a miliardi di pezzi… Anche solo pensare che stai costringendo la persona che ti ama a rischiare la sua salute e la sua vita per risolvere uno stupido difetto fisico, soltanto perché “non vuoi imbarazzi avendolo accanto”, sinceramente, MI FA SCHIFO, MI FA SBOCCARE. Però è giusto che la gente sappia che esistono persone come te: in fondo, tu difendi strenuamente il modo così distorto e disfunzionale con cui tratti la gente, e sono sicuro del fatto che sarai altrettanto pronta anche a renderti conto di quello che hai fatto: in fondo, per te non c’è mai niente di cui preoccuparsi, nemmeno di fronte a comportamenti così viscidi, della cui gravità non ti rendi nemmeno conto.

E te lo dico chiaro: sono fiero di non essere come te e come tutti quelli che ti giustificano e ragionano come te. Spero sia la vita a farti rendere conto che la ruota gira, e chissà che, presto o tardi, non sia tu a provare le ferite della mortificazione, le ferite della mancanza di rispetto e di empatia, le ferite della superficialità. Ma se pensavi di abbattermi, o se qualcuno lo pensava insieme a te, ti sei sbagliata di grosso, e anzi TI RINGRAZIO. Si, ti ringrazio, perché non solo mi hai reso più forte, ma adesso so che non devo vergognarmi di nulla, non devo assolutamente dare conto e ragione di nulla a nessuno, e so benissimo che le persone che ragionano come te e come voi, vanno tenute a debita distanza, come va tenuta ben lontana la loro tossicità letale.

Sappi che io, da ormai diversi mesi, ho imparato a parlare apertamente della mia storia, di cui anche tu fai parte – purtroppo – nella maniera più negativa possibile, per tutto quello che mi hai fatto e mi hai detto, ed ho sempre ricevuto incoraggiamento ed applausi: mi dispiace, ma non ci siete proprio riuscite. Ma non mi fate paura, perché per me siete poca cosa: mi fate paura per quello che potreste fare ad una persona debole, che non ha le spalle larghe abbastanza da scrollarsi di dosso la vostra pochezza come ho saputo fare io. Non vi rendete nemmeno conto di quello che potreste fare ad una persona poco poco più fragile, non ve ne rendete conto minimamente, ed è questo che fa di voi delle persone veramente pericolose e da evitare quanto più possibile! Io, del mio difetto, ho fatto un punto di forza e di differenza rispetto agli altri: ho sbattuto in faccia a chiunque la mia competenza, quello che so fare, LE PALLE che ho sempre messo in tutto, a dispetto vostro che sapete soltanto bullizzare attraverso la vostra meschinità, e chiunque abbia anteposto il mio stupido difetto fisico a tutto quello che sono davvero, al professionista che sono, a tutto quello che so fare, a tutte le competenze che ho, alla gavetta che ho sulle spalle, al mio stesso curriculum, è stato allontanato dalla mia vita prima di subito. Con voi, per fortuna, non ho nemmeno dovuto sporcarmi le mani: questa sera, grazie a quel santo amico, che una volta di più mi ha fatto capire, con estrema obiettività, che NON HO NIENTE DA RIMPROVERARMI e non devo ne sentirmi in colpa ne sentirmi errato, ho capito ancora di più che POSSO ANCHE SCALARE MONTAGNE INTERE, e non sarà quel minimo difetto che ho a mettere in discussione CIO CHE SONO E QUELLO CHE FACCIO!

Grazie a voi, grazie alla vostra maledetta manipolazione, sono arrivato a pensare di essere una persona errata, di essere sbagliato, ed eravate quasi riuscite a piegarmi al vostro volere, a farmi fare quello che il vostro egocentrismo chiedeva, vivendo un rapporto sbilanciato in cui c’è una regina seduta su di un trono ed un povero schiavo costretto a servirla. “Eh, ma nella nostra famiglia si usa così”: non è che me ne vanterei poi tanto, eh! E’ grazie a voi e alla maschera che vi è caduta di dosso che, adesso, sono più forte ed estremamente determinato a proseguire lungo la mia strada: anzi, sarà davvero un piacere sorpassarvi, doppiarvi, e raccontare a tutti la mia storia, affinché il vostro strapotere verso le persone più deboli si indebolisca, a sua volta, sempre di più.

Farò sempre giustizia dai superficialotti come voi: mi avete soltanto reso più forte e più determinato. La maschera che vi siete slacciati dal viso, finalmente, mi ha fatto aprire gli occhi: è davvero un peccato che non riusciate a rendervi conto di quanto siate minuscoli!

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