Sto diventando un'altra persona o, forse, sto solo, finalmente, diventando me stesso!

Sto diventando un altra persona o forse sto solo finalmente diventando me stesso

Sto diventando un’altra persona o, forse, sto solo, finalmente, diventando me stesso: è difficile, a volte, ma il tempo non ti lascia alternative!

Sto diventando un’altra persona o, forse, sto solo, finalmente, diventando me stesso… E in fondo, va bene così.

Ho uno Psicoterapeuta di riserva: non riceve in uno studio, ma riceve dentro un’automobile. Non riceve ne al mattino ne al pomeriggio, ma a notte fonda, quando il mondo dorme.

Parlare con un amico, in macchina, alle quattro di notte, credo sia uno tra i più grandi miracoli che esistano in natura: è davvero terapeutico, è davvero in grado di farti sentire il senso del sentirti nuovamente carico, pieno di quelle nuove consapevolezze che non ti eri nemmeno accorto di avere! Ed è ciò che, davvero, è accaduto stanotte: abbiamo parlato tanto, in macchina, con la luna che illuminava fuori dal finestrino. Abbiamo davvero riflettuto su tutto quello che è accaduto in questo intenso, intensissimo, ultimo periodo, e mi sono reso conto, parola dopo parola, di come io stia, pian piano, diventando un’altra persona. O forse, più semplicemente, sto finalmente diventando ME STESSO.

Questa sera, per la prima volta dopo tanti mesi, sono passato da quel luogo che, solo fino sei, sette mesi fa, doveva rappresentare il mio futuro, una nuova vita da affrontare insieme, nuove esperienze da vivere in un luogo che ho visto crescere lavoro dopo lavoro: ebbene, per la prima volta posso dire di non aver sentito nessun dolore. Sono rimasto presente a me stesso, nell’equilibrio del mio silenzio, rendendomi conto che una persona che ti abbandona senza pietà e rispetto, non può, in nessuna maniera, essere importante per la tua vita ed il tuo vissuto, anche se solo fino a pochi mesi fa eri pronto a dargli la tua stessa vita… Si, ma a chi?
Che senso ha donare tutta la tua maturità, la concretezza dei tuoi sogno e dei tuoi progetti, il tuo amore così grande e così puro, ad una persona che non sa nemmeno cosa sia l’amore vero, e vive soltanto del suo egocentrismo quasi onanistico? E’ da quelle sensazioni ritrovate che, adesso, riparto: mi rendo conto che sta nascendo una persona nuova. O forse, più semplicemente, mi rendo conto che sto iniziando, forse, finalmente, ad essere davvero ME STESSO.

E tutto parte, ad esempio, dall’accettazione di quello che sono:

Quanto credi che valga il giudizio di un estraneo che non conosce la tua storia?

Questa è stata la frase che, parlando, parola dopo parola, frase dopo frase, sotto la luna, in macchina, mi ha aperto un nuovo modo di vedere le cose.

Già: quanto peso può avere sentirmi giudicato da un estraneo che non sa la mia storia? Quanto peso può avere il giudizio di non mi conosce e mi punta il dito contro per il mio difetto fisico, che non mi sono nemmeno andato a cercare? Quale peso, quale valenza, quale preponderanza può avere il giudizio di persone che sparano sentenze senza nemmeno sapere ciò di cui parlano? Allo stesso modo, come puoi pretendere di dare amore a chi ritiene più importante puntarti il dito contro per i tuoi difetti fisici che difendere l’amore puro che hai da offrigli? Come puoi pretendere di dare amore a chi non sa vedere oltre il suo naso, e ti critica per i tuoi difetti fisici non rendendosi nemmeno conto dei propri? Come puoi pretendere di dare amore a chi ritiene essere più importante l’esteriorità e l’egocentrismo piuttosto che osservare la bellezza del cuore?

Rinasco dalla consapevolezza di essere ME STESSO: questo sono io, anche con il mio difetto fisico, che mi rende quello che sono, paradossalmente rendendomi unico. E, per la prima volta, sento che non ho niente per cui dovermi vergognare, niente per cui dovermi nascondere. Niente per cui dover scappare. Niente per cui dover fingere di essere una persona che non sono.
QUESTO SONO IO, e tu, chiunque sia, devi renderti conto che NON INTENDO MINIMAMENTE ESSERE UN’ALTRA PERSONA, o fingere di essere qualcuno che non sono: non svilirò mai me stesso indossando quelle stesse maschere che ritengo essere così esecrabili. Non svilirò mai me stesso diventando la persona che non sono, solo e soltanto per compiacere gli altri perdendo di vista me stesso e diventando una persona che non riconosco allo specchio.

ADESSO RIPARTO DA ME: adesso riparto da ME STESSO. Adesso inizio a PIACERMI: chiunque si senta disturbato da quello che sono, può sempre girare i tacchi e togliersi dalla mia vita. Di certo, non sono io la persona che deve cambiare, e, di certo, non indosserò mai una maschera per rendere felici gli altri mentre io soffro, per evitare i giudizi altrui mentre io sto male. IO MI VADO BENE ESATTAMENTE COSI. E chiunque non sia d’accordo con me, semplicemente, si tolga da davanti, ma PER SEMPRE. Perché gente come voi non ha spazio nel mio tempo e nella mia vita: andate ad unirvi ai vostri simili senza cuore e dignità. Al mio fianco voglio soltanto gente MATURA ed INTELLIGENTE, tanto da non essere così superficiale da fermarsi all’apparenza dell’aspetto esteriore. E chiunque sia così stupido ed incapace da non saper andare davvero a fondo di me stesso, semplicemente, dimostra una sola cosa: di essere il perfetto stereotipo della persona che intendo evitare a tutti i costi.

Nella mia vita non entrate e non entrerete: mi sono svilito personalmente in nome dell’amore e dei sentimenti, ho smesso di amare me stesso per tutte le volte che mi hanno fatto sentire sbagliato. Adesso dico BASTA. Adesso riparto da me. Adesso comincio, davvero, ad essere ME STESSO.

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