22/08/2005 , ore 22:30
Questa sera è strano , ma di colpo il tempo mi sembra tornato indietro di qualche mese . Gli amici , spinti da una oscura forza , forse quella della ragione , si rifanno vivi dopo l’estate , e il cellulare , piano , ricomincia a squillare .
E piano le risate ricominciano a vivere , e piano la gioia ritorna leggera , e tra una telefonata e l’altra si scoprono segreti e conquiste di questa estate che , piano , se ne è andata via .
Come in un grande divertimento , le battute ritornano , e piano si ritorna a ridere fino alle lacrime , e leggero il pomeriggio passa , mentre piano piano si compone il “Novella 2000” dei miei amici .
E si ride tra corna , tradimenti e inciuci vari , tra vecchie fiamme che ritornano e shockanti nuove verità , tra amori che sbocciano e passioni che finiscono , tra nuovi flirt e calienti notti sulla spiaggia .
E quell’amicizia ritorna , quella che basta uno sguardo verso gli occhi di un amico che non vedi da tanto tempo per far scendere dal viso una lacrima , che sfocia in un abbrqaccio sincero , in un impeto di gioia , in una risata fuori luogo , masegno di gioia , segno di una nuova emozione .
E la mente ritorna ai “ti ricordi …” , e tutti intorno al fuoco dell’amicizia intenti a ricordare i cinque anni di scuola superiore che hanno legato quest’amicizia : cinque anni pregnanti di ricordi .
E la mente corre leggera e felice ai primi giorni di scuola , soli , spaesati in quell’aula troppo grande , e tu , troppo piccolo di fornte a quel dedalo di banchi , che sembravano volerti imprigionare tra le mura bianche , tra quella lavagna nera come la pece , come il carbone , come un tozzo di legno bruciacchiato .
E nascono i ricordi delle prime infatuazioni , le prime cotte , le prime gioie e subito i primi dolori .
E ancora quei “ti ricordi …” quando tutti in palestra a ridere e scherzare , urlavamo comematti , e l’emozione nell’aver vinto la nostra prima partita di pallavolo .
Ricordo , ci aggiudicammo quel set agli ultimi secondi , e quella schiacciata di potenza risollevò le sorti dell’incontro , e ci diede la vittoria .
Ricordo ancora i freddi pomeriggi d’inverno quando ritornavamo a scuola e uscivamo alle sette di sera , a notte fonda , con i nostri aliti che si vedevano in controluce , o alla mattina , con il freddo che ci tagliava il viso , e non bastavano i guanti , e non bastava la sciarpa .
E ancora , quando arrivava la fine d’aprile e l’inizio di maggio , e durante la ricreazione si camminava per i giardini che c’erano li vicino , e ammiravamo la natura che , come nel più bel miracolo di Dio , nasceva un altra volta , e gia si pensava all’estate , a quello che sarebbe stato , ai promossi e ai bocciati .
Oppure , ti ricordi quando d’improvviso la bidella arrivava e , come nel più maestoso trionfo , annunciava “oggi la classe esce alle undici e quindici” , e l’urlo era unanime , e l’emozione forte , specialmente neni mesi di maggio , quando non avevi compiti per l’indomani e potevi goderti la libertà .
E ancora , quando a turno ci riunivamo nelle nostre case per fare i compiti insieme , e quei pomeriggi sembravano non voler finire più . Ma , tra una merenda e una battuta , quei pomeriggi passavano lo stesso .
E poi , ti ricordi della paura di non farcela , del brivido nel pensare alla bocciatura , ma poi , ti ricordi il ritmo che avevamo acquistato ? Eravamo come dei robot , come dei computer , come delle macchine standardizzate .
Oggi , purtroppo o per fortuna , tutto questo è finito : fino a pochi mesi fà non aspettavamo che questo momento , ma chissà che la fortuna non ci riservi qualcosa .
Chissà cosa ci riserverà la vita , e wse qualche rimpianto s’impadronirà di noi , ma una cosa sperò con tutto il cuore che non finirà : il fuoco della nostra amicizia , e il dolce tepore che unisce noi tre , piccoli ma grandi di fronte ai problemi della vita .
E infine dedico due righe a te , piccolo amico innamorato , che sei rimasto deluso dell’evolversi degli eventi : perchè non hai mai ascoltato gli amici ? Perchè non hai mai accettato le mie parole , quando ti dicevo “apri gli occhi” ?
Guarda adesso come sei : innamorato di lei , e con il cuore diviso in mille pezzettini come vetro .
Perchè non mi hai mai ascoltato ? Tutti noi te lo abbiamo sempre detto …
Ma non serve piangere sul latte versato . Ormai , non serve più .
4 Commenti
Ciao, è molto bello ciò che scrivi, dell’amicizia…hai molta anima, si sente che scrivi con il cuore.
Grazie, mi hai fatto risentire emozioni che si erano nascoste.
Ognuno deve poter sbattere la testa contro il proprio muro…
Tutto potrà così trasformarsi in esperienza.
COGLIONE MA QUANDO LA SMETTI DI SCRIVERE CAZZATE?
Buongiorno ragazze .
Anzitutto grazie per quello che mi avete scritto .
Cara Roberta , sono io che ringrazio te per il bel commento che mi hai lasciato che , non te lo nascondo , mi ha davvero fatto molto piacere !
Beh , certe cose vengono dettate dal cuore , e così nascono i pensieri !
Ciao ragzze , e , se volete , ripassate da quste parti !