Tempo che sfugge tra le mani, tempo che non aspetta

Tempo che sfugge tra le mani - Tempo che non aspetta

Il tempo sembra sfuggire dalle mani: sei convinto di averne ancora tanto a disposizione, e, regolarmente, ti ritrovi a far tardi la notte…

Il tempo è una tra le cose più preziose in assoluto che abbiamo: è stato detto tante volte, è saputo e risaputo. Eppure, sembra che in pochi riescano, realmente, a gestirlo in maniera proficua, in maniera giusta ed in modo da riuscire a limitarne gli sprechi per quanto possibile.

Talvolta capita di perdere tempo perché, semplicemente, si è pigri, o perché, volontariamente, dopo giorni e giorni di stress e tempistiche ridotte, puoi permetterti il lusso di “prendertela comoda”, di perdere un po di tempo in più semplicemente per rilassarti, semplicemente per far quello che ti piace, semplicemente per ascoltare, per osservare, anche solo per star fermo.

Eppure, il tempo non aspetta tempo: in tanti sono convinti di avere tempo infinito tra le mani, nonostante, talvolta, non ci si renda conto che il “monte ore” di tempo a nostra disposizione non è illimitato: è per questo che occorrerebbe sfruttare il tempo nel modo in assoluto migliore possibile, cercando non soltanto di far ciò che ci rende felici (per quanto possibile), ma cercando, sopratutto, di ricordare di essere più buoni e meno “trainati” dalla nostra ingombrante “presenza interiore”!

Voglio dire, ricordiamoci che nessuno di noi è eterno: non perdiamo stupidamente tempo, quindi, in discussioni, in litigate che non ci portano a nulla, in stupidi allontanamenti. Sempre più spesso sento dire “massì, tanto ne ho di tempo per amare, per farmi una famiglia, per sposarmi, per trovare un lavoro…” E poi è un attimo: ti svegli una mattina e ti ritrovi a quarant’anni, a fare i conti con il tempo che, inesorabilmente, hai perduto.

Mi ricorda una scena che adoro del film “Il ragazzo di campagna”, con Renato Pozzetto: proprio ad inizio del film, “Artemio” si accorge di aver compiuto quarant’anni e non essere mai uscito fuori dal suo paese, a scoprire il mondo, la città, la gente. Forse, tutti noi dovremmo essere un po più “Artemio” e ricordarci che abbiamo una sola occasione per vivere il tempo, e che, una volta passato, non ritorna mai più. Ansiogeno, certo… Ma tremendamente reale!

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