Ti auguro di non passare mai in mezzo a tutto il dolore che mi hai scagliato contro

Ti auguro di non passare mai in mezzo a tutto il dolore che mi hai scagliato contro

Ti auguro di non passare mai in mezzo a tutto il dolore che mi hai scagliato contro: non ti auguro il male e non lo farò mai, ma solo di non passare tutto questo.

Ti auguro di non passare mai in mezzo a tutto il dolore che mi hai scagliato contro: te lo auguro perché fa male. Fa atrocemente male.

Io non auguro il male a nessuna persona, non soltanto perché è una cosa triste, maleducata, svilente, ma anche perché non ne ho bisogno: piuttosto, ti auguro di non passare in mezzo a quello stesso male che tu mi hai scagliato contro senza nessuna remora.

Ti auguro di non ritrovarti il cuore a frantumi cercando, per settimane e per mesi, di parlare con la persona che ami, venendo ignorato per settimane e mesi interi, con migliaia di messaggi scritti e neppure letti, volutamente ignorati per farti del male. Ti auguro di non provare cosa significa essere ignorati volontariamente e punitivamente, mentre continui ad amare una persona da cui cerchi anche solo una frase, anche solo un cenno, anche solo la dimostrazione di quanto tenga a quel rapporto. Ti auguro di non provare cosa significa ricevere la promessa di parlare, parlare sempre, dirsi sempre tutto, di non distruggere mai il vostro rapporto, per poi vedere meno ogni singola promessa fatta, distrutta dal silenzio, distrutta da settimane, poi divenute mesi, di messaggi volontariamente ignorati per farti del male.

Ti auguro di non provare mai cosa significa ritrovarsi in stampelle mentre il dolore ti divora, e camminare per mezza Palermo bombardato di antidolorifici per giungere da una persona che non ti risponde neppure al citofono. E mentre ti disperi, vedere da lontano che qualcuno che tu conosci ti sta guardando, ma fa retromarcia e si nasconde per non avvicinarsi. Ti auguro di non provare il senso di mortificazione che può portare una cosa del genere. Ti auguro di non provare cosa possa significare chiamare, disperatamente, la persona che ami per sentire la sua voce, mentre lei, senza pietà e senza remore, continua a non risponderti, ad ignorarti, a farti del male, sapendo coscientemente che in passato hai già provato questo dramma personale sulla tua pelle, e sapendo di starti uccidendo attraverso il dolore. Ti auguro davvero di non provarlo.

Ti auguro sinceramente di non provare cosa possa significare piangere per giorni interi sopra messaggi, sopra vocali inviati ed ignorati, sopra migliaia, milioni, miliardi di caratteri scritti in cui preghi quella persona di non farti del male in questa maniera, ma lei se ne frega, se ne frega categoricamente e senza remore. Ti auguro di non provare cosa possa significare sentirsi dire che la persona che ami è passata a due passi da casa tua ma non si è nemmeno degnata di farti un saluto, anche solo per dire “affaccia dalla finestra!”

E ancora, ti auguro di non provare la mortificazione di sentirti scacciato quando parli delle tue ansie e delle tue paure, quando parli del dolore che senti dentro, delle speranze e delle aspettative che hai verso quel rapporto. Scacciato in malo modo, gettato via, infastidito. Ti auguro di non provare la sensazione del tuo petto che esplode di dolore quando urli il nome della persona che ami e lei ti ignora, e mentre stai morendo di dolore quell’altra persona è al teatro, al cinema, in giro per il mondo, a cancellare il suono della tua sofferenza con il divertimento ostentato. Ti auguro di non essere mortificata per i tuoi difetti fisici che non ti sei neppure andata a cercare: ti auguro di non sentirti dire mai che “se mi fossi resa conto che per risolvere i tuoi problemi c’era bisogno di così tanto tempo, avrei riflettuto prima di iniziare un rapporto con te!”. Tu non lo sai che cosa significa sentirsi dire queste parole, così come non sai cosa significa sapere che c’è gente che fa pressioni affinché io, per magia, risolva un problema importante, anche a discapito della mia salute!

Io non ti auguro il male, non lo farò mai. Ti auguro soltanto di renderti conto del male che mi hai fatto, magari con un bel pizzico di rimpianto pepato: ti auguro di non sentire mai la sofferenza estrema, interiore, mentre piangi per qualcuno che ti ignora, ti ignora volontariamente, ti ignora per farti del male, ti ignora per vederti soffrire, ti ignora sapendo che è quello che ti fa più male.

Ti auguro di non provare mai il male che tu hai fatto a me.

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