Torna Adriano ed è già evento… Ma non è più lui!

Si sa: dove c’è Celentano c’è un evento di grandi proporzioni. Ma Adriano non è più lui. Cosa è cambiato?

Siamo letteralmente bombardati, da settimane, in TV, in radio,sul Web, dall’incessante, fastidiosa e violenta pubblicità “urlata” di “RockEconomy”, il grande evento che vede tornare live, dopo 18 anni, Adriano Celentano.

Sarò onesto con voi: sto cominciando a scrivere questo articolo alle 22:50, proprio mentre Celentano sta parlando con  degli economisti per il suo solito “monologo – lezione – riflessione” sull’economia, sul mondo e sulla necessità di cambiare. Onestà per onestà, c’è qualcosa che non va.

Non è più l’Adriano Celentano che siamo abituati a conoscere: spento, visibilmente stanco e provato, forse anche per gli anni che passano, mostra su di se il segno del tempo che va. Tante, troppe estenuanti pause, ma fosse solo quello.

La diretta è cominciata alle 21:10 circa. Già dalle prime immagini, si capisce che la portata dell’evento a cui assisteremo è davvero immensa: tante telecamere, alcune delle quali addirittura volanti, un palco ipertecnologico pieno di luci e di persone. Poi, entra Adriano.

Si comincia con  un mix di vecchi e nuovi successi, quasi a voler accontentare tutto il pubblico, ma già dalle prime battute Adriano appare stanco, provato, affaticato, ma sempre con la voglia di strafare: e qui cominciano i primi problemi.

Già dalle prime canzoni qualcosa non va: Adriano sbaglia gli attacchi delle canzoni, ed è addirittura costretto a ricominciare daccapo “la Cumbia di chi cambia“. Poi, fa una dedica a Gianni Bella, ricomincia a cantare e prende qualche stecca, forse per l’emozione: saluta il suo pubblico, e i tanti VIP presenti, tra cui Mogol, Paolo Bonolis, Eros Ramazzotti e tanti altri.

Non manca di fare qualche battuta, ma le cose non vanno bene proprio per niente: non riesce a cantare, nonostante il gobbo, e lascia diversi brani a metà.

Le cose non vanno bene nemmeno nella seconda parte: accenna a voler cominciare un monologo che, a detta sua, “dura un’ora”,ma poi si ferma per diversi, interminabili, minuti, in silenzio, mentre il pubblico rumoreggia. Poi esordisce dicendo che “certe pause sono necessarie”, mentre si allontana, in silenzio. Celentano appare affaticato, come se avesse difficoltà a cantare.

Intona, quindi, “il ragazzo della via Gluck”, ma, in parte, la fa cantare al pubblico, poi ancora pause. Sono più le pause dello spettacolo stesso!

Poi, entrano gli economisti, Jean-Paul Fitoussi, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, e si parla dell’economia mondiale e nazi0nale: come sempre, non mancano le critiche, che continuano per tanto, troppo tempo, tanto che il pubblico rumoreggia.

Intanto, entra Gianni Morandi e tenta di salvare il salvabile, quasi a voler tornargli indietro il favore di averlo invitato a Sanremo, ma Adriano è sempre più stanco: ad un certo punto il pubblico non ne può più di sentir parlare gli economisti, e comincia a fischiare, a battere i piedi e ad urlare. Morandi tenta di salvare quel che può, poverino, e ricomincia a cantare. La gente è li per un concerto di Adriano dopo 18 anni, non per sorbirsi la solita predica!

Il programma prende quasi la piega di un “Morandi Show”: Adriano diventa sempre meno presente, si muove a fatica, al contrario di quanto si era intravisto su Youtube  nei giorni scorsi, e il programma diventa quasi un “ormai siamo in onda e dobbiamo inventarci qualcosa per passare quest’ora”. La conferma del disastro definitivo si ha quando Morandi e Celentano tentano di inventarsi qualcosa, dal momento che “è saltata tutta la scaletta”, quasi come nelle peggiori trasmissioni delle più scalcagnate emittenti locali!

Insomma: doveva essere un grande evento ma, a tratti, è divenuto quasi triste, e non soltanto per i tanti problemi tecnici di cui il programma è stato costellato. Già, perché fa tristezza vedere un Adriano Celentano così spento, quasi come se avesse avuto un tracollo che nessuno si aspettava, e che getta nel panico tutti, dalla regia alla band.

Domani sarà prevista un’altra puntata del live, ma chi sarà disposto a vedere, ancora, uno spettacolo così triste? Si, sarà sicuramente un record, ma appaiono evidenti le difficoltà di Celentano, costretto a lasciare brani a metà, a non trovare la forza di cantare e costretto a farsi aiutare da Morandi per evitare la figuraccia finale.

Dispiace dirlo, ma con questo show si spengono le luci sul Celentano dei tempi, quello rock, quello molleggiato, quello che era capace di infiammare il palco: il tempo non guarda, purtroppo, in faccia nessuno. Nemmeno il grande Adriano che,comunque, resterà sempre un grandissimo personaggio della musica italiana!