Una maledetta notte di dolore

Una maledetta notte di dolore

Una maledetta notte di dolore, dentro un periodo così brutto, così terribile da non aver mai potuto immaginare potesse esistere e realizzarsi davvero…

Una maledetta notte di dolore, come un incubo da vivere ad occhi aperti…

Credo, proprio in questa notte, di aver sperimentato una tra le più brutte e pesanti notti di dolore che io possa ricordare fino a questo momento: un momento complicato ed estremo, che mi opprime e mi fa sentire addosso tutte le mancanze, tutto il vuoto, tutta la rabbia, tutto il dispiacere, tutta la paura, tutto il male. Le parole non riescono, purtroppo, a descrivere la distruzione delle ore che sto vivendo in questi giorni in mezzo a questo vuoto intorno, purtroppo, forzato: questa sera, però, il dolore è stato più grande, e ha fatto ancora più male, molto più male di sempre. E’ la cronaca di un momento davvero terribile che mi riguarda, in mezzo a questo pesantissimo momento della prova, in cui sei costretto ad inventarti il modo di farcela, di farcela comunque, comunque sia, qualsiasi cosa accada.

Ti ritrovi, così, ad aver perso le parole, ma senti ancora dentro la necessità di sfogarti, dentro questo silenzio che ti distrugge a poco a poco: questa sera, però, è tutto diverso, maledettamente diverso, atrocemente diverso. Cerchi modi per vederti scivolare le ore addosso, dentro la sofferenza fisica e psicologica che questa angoscia porta con se, ma i pensieri sono più forti, e come tanti mattoncini sembrano costruire un muro sempre più alto e sempre più pesante, che sento addosso praticamente per intero. Vorrei solo che tutto questo strazio passi, e, forse, vorrei essere davvero come chi mi ha fatto del male, senza pietà e senza remore, e lasciarmi alle spalle lo sdegno di chi non ha ancora capito che, prima o poi, la vita renderà loro pan per focaccia. Ma per ora, purtroppo, non riesco neppure a pensare. Vorrei solo che tutto passi e passi presto. E invece tutto è ancora li, fermo a farmi del male. E non so più dove trovare la forza per andare avanti, in mezzo al dolore fisico e al peso psicologico di questo momento così triste e delicato. Davvero, non lo so più…

A conti fatti, credo di stare vivendo il periodo forse più nero che abbia mai vissuto e visto fino a questo momento: fa male, soprattutto, essere solo, forzatamente. E nonostante il mio stato di salute sia, tutto sommato, tenuto sotto controllo da professionisti che controllano come sto, non avrei mai potuto immaginare di vivere tutto questo, senza davvero nessuno, senza nemmeno un abbraccio o una pacca sulla spalla. E posso assicurare quanto sia davvero, realmente, difficile e complicato trovare la forza, ogni giorno, per andare avanti, per inventarti un modo di guardare al giorno che arriva nonostante tutto, nonostante tutti, mentre tutte quelle promesse e quelle belle frasi si sciolgono come la neve al sole, quelle belle promesse, quei “non sarai mai da solo”, se ne vanno insieme al silenzio e al vuoto che resta.

E’ un momento difficile, molto, di estrema prova, in cui arrendersi è facile, è un attimo, e in cui sto sentendo accanto le parole e la forza di persone che, a conti fatti, potrebbero ampiamente fregarsene, tanto cosa gliene potrebbe fregare a loro… E invece, ci sono persone che mi chiedono ogni giorno, più volte al giorno, come sto, come stanno andando le cose, ed io, in mezzo a questo vuoto forzato, in mezzo a questo dovercela fare da solo, per forza, resto fermo ad aspettare che cambi qualcosa. Deve pur passare questo momento così scuro e terribile per tutto ciò che sto passando: sono in pochissimi a sapere, realmente, cosa è accaduto e sta accadendo, per una serie di brutte cose accadute tutte insieme, quasi come fossero programmate, perché la vita, certe volte, è davvero infame, per quanto meravigliosa sia!

In certi momenti, però, tutto appare oscuro, e tutto appare così triste, specie in un momento di prova e sofferenza come quello che sto vivendo, ormai, da troppo tempo: quando tutto questo sarà finito, non dimenticherò chi si è occupato di me al meglio delle sue possibilità, chi ha continuato ad informarsi del mio stato di salute, pur da lontano. Deve finire, deve finire per forza. E non dimenticherò le false promesse di quella gente che si è soltanto presa gioco del mio cuore, e tutte quelle frasi dette senza nessuna importanza: la stessa gente che vuole solo ostentare, ancora, sicurezza e successo, fama e perfezione, anche laddove è chiaro che non è affatto così.

Per me, è un momento difficilissimo. E combattere ogni giorno, per ora, sta diventando sempre più complicato. Nella più totale solitudine di un tempo che, davvero, non avrei mai immaginato di vivere. E’ un incubo, ma devo viverlo.

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