Una persona "artificiale", prima o poi, si smonta!

Una persona artificiale, prima o poi, si smonta

Una persona “artificiale”, prima o poi, si smonta! E’ la legge della vita, che non fa sconti a nessuno e non risparmia niente. Davvero.

Una persona “artificiale”, prima o poi, si smonta! E’ la vita a dartene atto.

La vita mi ha insegnato che, sulla nostra strada, esistono persone “artificiali“: avete presente quella gente che, per soddisfare il proprio ego, anziché sudare e sforzarsi con il sacrificio, usa mezzucci per giungere a determinati risultati? Mi viene da pensare a quella gente che si riempie di anabolizzanti anziché sacrificarsi per giungere a risultati notevoli, o, allo stesso modo, penso a chi crede di fare tutto con i soldi, e crede che i soldi possano dare talento, fortuna, successo. Per carità: i soldi, ad esempio, possono sicuramente fare tutto. Possono anche farti diventare la persona che non sei, non sei stato mai e mai sarai, ci mancherebbe pure: ma la verità, la discriminante, viene data dal sacrificio VERO, viene data dal vero talento, dalla vera voglia di sacrificarsi e mettersi in gioco!

Sulla mia strada ho incontrato tante persone artefatte, costruite ad arte: un concentrato di estetica, di apparenza, fondamentalmente vuote. Sono persone che non reggono la prova del confronto: quadri bellissimi fatti di apparenza ma vuoti in sostanza! Non sapete che delusione quando scopri la vera essenza di questa gente, e ti rendi conto che dietro il loro guscio, il loro involucro di apparenza, di perfezione estetica, di ostentata arte, cultura, talento, si cela l’essenza del vuoto personale, che, ve lo assicuro, è anche peggio del vuoto esteriore! Il vuoto interiore è mille volte peggio, perché dietro ad un guscio fatto di quella corazza di perfezione artificiale, si cela, di fatto, un gigantesco niente: avete presente quei prodotti fasulli che sembrano perfetti, che sembrano meravigliosi, e poi scopri che li hai comprati dal cinese sotto casa a sei Euro? Ecco: la stessa cosa.

Sei tanto artefatta che ormai sei perfetta

cantava Giuni Russo,

ma appena apre la bocca mammamia, mi passa la poesia!

rispondeva JAx in una sua canzone: vi posso assicurare che di gente così ne esiste tanta, fin troppa, e credo che siano persone sicuramente da attenzionare, e, probabilmente, da tenere a debita distanza.

Cosa puoi pensare di una persona che, pur di raggiungere il successo, pur di raggiungere la sua meta, non guarda in faccia niente, investe del denaro, pur sapendo di avere poco talento, poca motivazione? E ripeto: parlo a ragion dovuta di almeno due esempi eclatanti nella mia vita. La buona notizia, però, c’è: questa gente rappresenta, semplicemente, degli automi. Gente senza cuore ma soltanto con una maschera, manovrata dall’egoismo ed accecata dall’illusione di essere quello che, sanno, non potranno essere mai: la loro maschera, prima o poi, cadrà rovinosamente, mostrandosi per quello che in realtà sono. Questa gente dovrebbe ricordare che la vita non fa sconti a nessuno: finché vivi nella tua “comfort zone”, ovvero dietro la trincea artificiale che questa gente si è creata, e dove tutto viene mostrato per ciò che non è, allora puoi anche prendere in giro la gente e fare credere di essere quello che non sei: ma cosa succede non appena sei obbligato/a ad avere a che fare con la vita, quella vera, quella che non fa sconti? Ecco che li le maschere cadono, e il tranello si scopre: c’è bisogno di gente che cacci le palle, di gente che davvero dimostri quello che sa fare, non di meravigliosi quadri vuoti peggio di antiche damigiane!

I vincitori, nella vita, sono coloro che ostentano poco, ma mostrano fatti concreti: le maschere, in fondo, hanno vita breve, e questa gente sa di indossare una maschera che serve, probabilmente, a nascondere la loro vera essenza, il loro reale e vero vuoto interiore, relazionale, personale. Perché puoi essere artefatto quanto ti pare e prendere in giro chi vuoi, ma se umanamente vali poco, hai tempo di metterti tutte le maschere che desideri, ma la vita ti scoprirà in poco tempo, e tutti si renderanno conto della triste mediocrità di ciò che questa gente ha sempre spacciato per oro… Ma erano soltanto pietre colorate!

Si, belle le maschere, bello prendere per il culo se stessi e gli altri, e forse riesci pure a prendere in giro quanta più gente possibile, ma… Che cazzo ti resta di concreto? Che cosa ti resta di palpabile, di reale, di vero nella tua vita? Il dover sempre indossare una maschera per non mostrare a tutti la vera vuotezza che hai dentro? Che cazzo te ne fai della vanagloria per illudere te stesso/a di essere quello che non sarai mai, se stai che è tutta finzione da cui preferisci farti accecare? Non sarebbe molto meglio accettare il fatto che indossare una maschera, riempirti di stupida superficialità, è solamente il modo di titillare il tuo ego per sfuggire alla realtà del non piacersi? Non sarebbe più onesto ammettere di non piacersi, ammettere di non essere soddisfatti da se stessi, e, quindi, non sarebbe più onesto rendersi conto che si sta, semplicemente, cercando di sfuggire da una realtà personale che non piace? Siamo di fronte all’apoteosi della superficialità e del rinnegare se stessi e ciò che davvero si è: un’eterna illusione alla disperata ricerca di un equilibrio personale che non c’è: il trionfo di maschere di facciata indossate per non ricordare a se stessi quanto, questa gente, semplicemente non si piaccia e sia insoddisfatta. Poi, vabbè: qualcuno ci casca ed alimenta l’ego smisurato di costoro, e questa gente si illude che il tranello e la maschera indossata funzioni, e questo infernale circolo vizioso continua senza sosta, danneggiando solamente chi lo mette in atto.

Si ricordi, questa gente, che quando la maschera cadrà, cadranno i tranelli, cadrà l’esteriorità, cadrà il fumo negli occhi e la fuffa: è solo questione di tempo. Basta attendere.

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