Dicono che, prima o poi, il Karma farà la sua parte: io resto in attesa, giusto per vedere l’effetto su un paio di personcine…
Sono sempre stato affascinando dal concetto del Karma e dal principio di causa effetto che, in qualche maniera, si porta con se: se, realmente, esistesse una giustapposizione tra le azioni perpetrate da certuni e le relative conseguenze, beh, sono certo che ne vedremmo realmente delle belle, ma altresì non so quanto ciò possa essere reale.
Mentre aspetto, tuttavia, immagino gli effetti del Karma su un paio di personcine di mia conoscenza: nulla di che, ci siamo passati tutti. Mi riferisco, però, a chi mi ha fatto male a viso aperto, a chi ha dimostrato di non avere scrupoli tradendo la mia fiducia, a chi si è dimostrato per ciò che realmente è, tradendo, infine, la propria ipocrisia ben celata nel corso degli anni.
Ripeto, nulla di particolare, anche perché credo che si qualcosa in cui – vuoi o non vuoi – siamo incappati tutti nel corso delle nostre vite: sarà curioso, un bel giorno, vedere gli effetti del Karma su questa gente. Non so se questo concetto quasi filosofico, quasi astrale, “iperuranico”, se mi è concesso il termine, ha effettive applicazioni pratiche, anche perché se davvero esistesse un “Karma pronto uso” sai quante ingiustizia in meno esisterebbero a questo mondo?
Nel frattempo, però, tocca a me stringere i denti, e credo non sia qualcosa fine a se stessa, anche perché, come ho sempre detto, le esperienze, nel bene e nel male – ma sopratutto nel male – ti fortificano e ti rendono più forte, perché è proprio nelle difficoltà che sviluppi quel know how utile a saperti tirare fuori dai guai da solo, sviluppando un problem solving che nella vita non solo ti torna utile, ma ti renderà fiero di avercela fatta (da solo) quando tutto sarà svanito.
Io resto in attesa. Caro Karma, la parola a te!