Come ai tempi della scuola

Le ragazze corrono ancora sui motorini , con il loro casco rosa confetto o , più divertente , con il cahscetto a forma di orsacchiotto , proprio come ai tempi della scuola .
Si fermano sul primo marciapiede che trovano , e mandano un SMS alle loro amiche con la scritta "Scendi !" : ancora scorrazzano su e giu per la città , sfrecciando sui loro bolidi , districandosi tra i vicoli e i semafori , tra il traffico e i posteggi , tra le loro risate , girandosi quando vedono un bel ragazzo , fantasticando con mille pensieri …
Sorrido pensando che il tempo passa per non passare , come se le lancette dell’orologio girassero intorno scandendo ore e minuti di un tempo che resta sempre uguale , anche se la data sul calendario cambia , e gli anni passano , facendo crescere i giovani e invecchiando chi è un pò più avanti con l’età : le generazioni sono sempre diverse , una dopo l’altra , ma i modi di agire , le emozioni di pomeriggi azzurri sono sempre le stesse , uguali a quelle che abbiamo provato noi tanto tempo fa , quando nei "pomeriggi azzurri" eravamo noi a girarci guardando le belle ragazze , scorrazzando di qua e di la per la città , parlando , discutendo , sorridendo , fantasticando su quello stesso futuro che , neanche tanto tempo fa , immaginavamo forse diverso , forse d’oro , forse esattamente com’è .
Eppure , se il tempo passa non è tanto diverso da come lo avevamo immaginato : pensavamo che , quando il tempo sarebbe trascorso disegnando i giorni , i mesi e gli anni , le nuove generazioni , quelle che quando noi eravamo alle superiori erano ancora alle medie , o alle elementari , forse , potevano trovare nel futuro stesso nuovi stimoli , nuovi modi d’incontrarsi , di sorridersi , di interagire . E poi ti accorgi che tutto è rimasto esattamente uguale : gli stessi caschetti rosa , la stessa vanità delle ragazze che diventano donne , la stessa sintonia di pensieri con quei sorrisi e i gesti nei pomeriggi d’estate , quando l’azzurro dipinge i viali e le vie , le piazze e le strade .
Chissà perchè ho in mente l’immagine dei graffiti : avete presente quei disegni sui muri che molti definiscono "atti vandalici" ? Forse , sono anche una forma di espressione giovanile , forse sono anche un modo per comunicare , e ve lo dice uno che di comunicazione se ne intende , ma non sa tenere una matita in mano , o disegnare nemmeno un paesaggio !
Il problema nasce quando i ragazzi imbrattano le opere d’arte e i muri della città : chissà che la cosa non possa anche avere un risvolto positivo se tutte le città dedicassero uno "spazio" per tutti quei giovani che vogliono comunciare attraverso la loro forma d’arte , astratta se vuoi , ma carica di significati se solo sai leggere tra le righe !

Impariamo ad ascoltare questi giovani : impariamo a conoscerli , impariamo a non reprimerli , ma aiutiamoli , dialoghiamo con loro . Capiremo che anche dietro ad un "graffito" c’è un’intero mondo da esplorare … E da conoscere !

2 Commenti

  1. son fin troppo assecondati i giovani infatti si vede cosa ne esce ragazzi che non hanno rispetto per niente e per nessuno cominciano con i graffiti imbrattando muri che non sono loro e finiscono col non avere più il senso di rispetto per la cosa altrui,credi proprio che se avessero un posto dedicato ai graffiti non andrebbero più in giro? beato te se ci credi quelli sono e resteranno sempre vandali con la sola voglia di distruggere e basta ciao Ida

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