Nel ricordo di un ricordo

Nel ricordo di un ricordo

E’ solamente un ricordo, eppure aiuta a sentirsi, stupidamente ed illusoriamente, un po meglio, ma quel tanto che basta a comprendere che stai solamente ricordando…

Alla fine, la gente mi dirà che è solo un ricordo: è solo uno scherzo della mente, è solo un’operazione mentale tale per cui il tuo cervello, i suoi neuroni, le sinapsi, cercano dati, li trovano e ti mostrano il loro risultato. E’ un ricordo, è irreale, impalpabile, etereo, inesistente: non esiste nulla di tutto quel che la tua mente vuole mostrarti: eppure, qualcosa aiuta a farti star bene.

Non esiste nulla di tutto ciò che la tua mente vuole mostrarti, eppure il cuore sembra voler ascoltare le sue ragioni, in quella stupida illusione: in fondo, a cosa serve ricordare qualcosa o qualcuno che non esistono più? Qual’è la produttività di una simile operazione? A rigore di logica nessuna, eppure la mente si placa, il cuore si rasserena, e i ricordi sembrano aiutarti a vivere, nuovamente, quella realtà che amavi, quella realtà che ti faceva star bene, e che, d’improvviso, se n’è andata via.

“E’ solo un ricordo, non esiste, non ha alcun senso”, ed il rischio di ritrovarsi a vivere nel passato e nei ricordi è fortissimo e sottile, eppure è come una dipendenza: una dipendenza dai ricordi belli, da quel che ti faceva stare bene, che ti faceva sorridere.

Chissà, forse riesce a farti star bene perché è l’ultima cosa rimasta capace di farti sentire un po più sereno, dopo tutte le lotte che hai affrontato, dopo tutto il dolore che hai dovuto subire e superare, dopo le lacrime che sono diventate pietra sul tuo viso, e tutti quei giorni in cui urlavi il tuo dolore singhiozzando, e nessuno sentiva il male che sgorgava dai tuoi occhi.

“E’ solo un ricordo”. Eppure è così importante…

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