Facebook e Google: stop alle bufale con il taglio della pubblicità

Facebook e Google contro le bufale

Facebook e Google dicono stop alle bufale bloccando l’uso delle piattaforme pubblicitarie ai siti che ne fanno un business. I dettagli.

Facebook e Google, si sa, sono spesso vittime delle cosiddette “bufale online” dal momento che, spesso, si ritrovano ad essere, loro malgrado, vettori di tale notizie fasulle: quante volte ci è capitato di imbatterci nelle cosiddette notizie “acchiappalike” sui Social o su siti che propinano notizie assolutamente false alfine di monetizzare attraverso le pubblicità, potendo far leva sull’elevato numero di utenti che “abboccano” ai titoloni o alle notizie assolutamente false?

Ebbene, la pacchia sta per terminare: sia Facebook che Google, infatti, hanno deciso che i sistemi pubblicitari offerti dai due “colossi” del Web verranno interdetti a coloro che fanno i furbi alla ricerca di guadagni facili.

Per carità, sia chiaro che ciò, sicuramente, non scoraggerà chi intende fare il furbo con guadagni facili attraverso notizie fatte di titoloni pronti ad ingannare il prossimo, ma, nelle intenzioni del Social e del Motore di Ricerca, ciò dovrebbe, quantomeno, fare un minimo di “pulizia” nei contenuti che vengono proposti agli utenti.

Si, ma basterà? Secondo me no.

La “piaga” dei titoloni acchiappautenti è troppo elevata per essere combattuta attraverso semplici deterrenti come lo stop ai guadagni: esistono centinaia di circuiti pubblicitari alternativi al più blasonato AdSense, e ciò non servirà affatto ad evitare che il feed di Facebook sia pieno di cacchiate fasulle solo per un clic in più, sopratutto in luce del fatto che tali tecniche vengono usate anche da testate nazionali sicuramente seguite, e un’azione di totale ripristino delle regole andrebbe a colpire anche loro, che, a loro volta, generano traffico per gli inserzionisti. Insomma, siamo di fronte ad un “loop negativo”, ad un “circolo vizioso” che mi fa, onestamente, pensare a delle parole molto, molto famose…

Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi.

Sopratutto se siamo di fronte ad un cambiamento, a conti fatti, solo apparente…

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