La libertà d'opinione non è un'opinione

La libertà d’opinione non è un’opinione

La libertà d’opinione non è un’opinione: la diatriba sui vaccini sembra voler mettere paletti ancora più estremi alla propria libertà d’opinione. O forse no?

La libertà d’opinione non è un’opinione: dovrebbe essere chiaro a tanti, ma non è, evidentemente, così…

Premetto fin da subito che, per una mia precisa scelta, non dirò il mio pensiero in merito: ho motivi ben chiari per farlo, e non certo perché io abbia paura. In venti anni di attività sui Social, come vi ho spesso raccontato, ho racimolato qualcosa come diverse migliaia di schermate contenenti insulti, minacce anche pesantissime, odio, e tantissimo altro che praticamente ogni utente del Web ha, purtroppo, sperimentato almeno una volta. Figurarsi, quindi, se quattro pecoroni inferociti possono anche solo minimamente turbare il mio equilibrio!

La mia è più una scelta d’autotutela, se così possiamo dire, anche perché, nel contesto di queste mie righe, e di ciò che voglio raccontarvi, la mia opinione non è ne importante ne fondamentale: già, proprio di libertà di opinione voglio parlarvi, e questa volta non racconterò eventi che mi riguardano personalmente, anche perché – l’ho detto – sto appositamente cercando di tenermi fuori dalla diatriba tra “No Vax” e “Si Vax”, tra “No Green Pass” e “Si Green Pass”, tra “Dittatura Sanitaria” ed “Obbligo Vaccinale”, e lo sto facendo, fondamentalmente, perché il Web è ricco di gente che non riesce a guardare oltre la punta del proprio naso. Figurarsi se posso perdere tempo con persone limitate che ripetono, come moderni pappagalli, la loro opinione allo sfinimento, senza cercare di comprendere ciò che dici, instaurando un dialogo, uno scambio ed una crescita reciproca!

Mi preoccupa maggiormente, a dire il vero, la deriva inquietante che tutta questa vicenda sta assumendo online: sono un attento osservatore, e, spesso, passo intere mezz’ore sui Social – sia per lavoro, sia nel tempo libero – ad osservare, a leggere, a capire, in perfetto silenzio, osservando sia da “addetto ai lavori”, che i Social li amministra, che modera litigi tra utenti, che si occupa di “pubbliche relazioni virtuali” rispondendo a clienti, magari anche inferociti, cercando di far rispettare le regole di quella che, una volta, veniva definita Netiquette”, sia da persona che ricorda i suoi studi sulla Psicologia, e cerco di trovare un senso logico, una risposta a certi comportamenti che non riesco a spiegarmi, che non riesco neppure a giustificare.

Come vi dicevo, ho cercato solamente mezza volta di provare ad avere un dialogo online, e mi sono sentito dire ed augurare cose che non posso neanche ripetervi: siccome, ultimamente, tendo ad avere il vaffa molto facile, preferisco non avere a che fare con idioti che ti trascinano al loro livello, e ritengo molto più salutare lasciar cuocere costoro a fuoco lento nel loro brodo primordiale in cui sono rimasti ed in cui sguazzano con tanto piacere.

Così, ad un certo punto, ho cercato di trovare qualcosa di produttivo in tutta questa bagarre sulla libertà di opinione in tema “vaccinale”, e mi sono messo, come vi dicevo, ad osservare: in particolare, ho notato una cosa alquanto curiosa. Diversi miei contatti, sui Social, nutrono pesanti dubbi sull’attuale vaccino: per carità, liberissimi di avere tutti i dubbi del mondo e di avere la propria opinione. Già, perché io, a dispetto dell’imperante mediocrità di pensiero, non mi ergo a “Giudicatore Supremo”, come se avessi la Verità, con la V maiuscola, tra le mani, ma cerco di sentire tutte le campane e rispettare tutte le opinioni, senza che questo sia vettore di insulti verso chi la pensa diversamente da me. Anche io ho la mia opinione ben precisa, ma questo vi fa capire perché preferisco tenerla per me: in fondo, sarebbe come dare le proverbiali perle ai porci, e sarebbe un’inutile perdita di tempo verso chi non vuole sforzarsi di comprendere o di avere un confronto maturo!

Ebbene, tornando a chi nutre dei dubbi in merito, nessuno o quasi si sforza di avere un confronto che spinga a comprendere le ragioni e le opinioni di questa gente: forse perché è troppo oneroso, forse perché ci si sente talmente tanto presuntuosi da pretendere di avere l’unica e vera ragione, sta di fatto che se i miei contatti la pensano diversamente dal pensiero imperante, vengono subito tacciati di essere “No Vax”.

Adesso, per carità: siete padroni di pensare quello che volete, ma non vi sembra di essere un po’ stupidi nel considerare “No Vax” persone che i vaccini li hanno fatti tutti, ma hanno dei dubbi sul vaccino attuale? Ma figurarsi se riesco a farvelo capire… Peggio ancora se, poi, iniziamo a parlare di “Green Pass”: ne ho sentite di ogni, ed anche qui non dirò quel che penso, anche se ho tutto ben chiaro, ma non appena qualcuno cerca di far capire le falle del sistema in questione, scattano guerriglie online che non avete neppure idea. Roba che neanche agli albori del Web, quando spuntavano i primi forum di discussione e le persone si scannavano per la qualsiasi! E pensare che, solo fino a qualche settimana fa, la stessa cosa avveniva per il “DDL Zan”!

Figurarsi se si riesce a far ragionare persone che sono aizzate da questo costante clima d’odio, da questo costante, pesante, brutto clima di “guerriglia”, di aria elettrica, come se, da un momento all’altro, dovesse esplodere una rivolta: la tensione si avverte nell’aria, si avverte nella cattiveria e nella stupida rabbia repressa di queste persone, nel loro modo così selvaggio di ragionare, che tronca, immediatamente, qualsiasi forma di confronto, anche basilare, anche appena accennato!

Ecco: è esattamente questa deriva di “partito preso”, di costante rabbia, di costante imbarbarimento, di costante cattiveria che mi fa paura, che mi fa quasi senso e mi convince ancora di più a tener per me le mie conclusioni! È come se, per questa gente, esistesse solo il bianco o il nero, il bene o il male, e non so se molto di tutto questo derivi anche da una cattiva comunicazione da parte di chi ci governa, che, forse, potrebbe o dovrebbe usare toni meno “marziali” ascoltando maggiormente tutte le campane e tutte le ragioni, magari spiegando meglio, magari rassicurando, magari cercando di fugare eventuali dubbi, ma questa è solo una delle tante ipotesi e delle tante domande che mi faccio!

Personalmente – e nessuno mi farà cambiare idea – la libertà di opinione non è un’opinione, e se ne facciano una ragione quegli estremisti di pensiero per il quale esiste solo il bianco o il nero, e che pensano che tu possa essere soltanto o una buona persona o una cattiva persona: già da solo, questo dovrebbe farci riflettere e preoccupare. La storia, d’altronde, ci ha insegnato che gli estremismi sono sempre stati l’anticamera di guai molto, molto più grossi!

E probabilmente dovremmo pensarci per tempo, prima che sia, davvero, troppo tardi!

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