Risultato della ricerca per grande fratello - Bar Giomba
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grande fratello

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Il bacio è forse il gesto più antico che l’uomo conosca : è sicuramente il più naturale , la cui origine si perde nella notte dei tempi . Chissà , forse i nostri antenati avevno scritto nelle loro "informazioni genetiche" cosa fosse il bacio e quale "valenza" avesse .
Il bacio è il classico gesto che sappiamo fare senza che nessuno ce lo abbia insegnato : è una istruzione scritta nel nostro patrimonio genetico che , in una sfera sicuramente più ampia , può vedersi ricondotta alla sfera della riproduzione , e quindi del ciclo della vita .
Ebbene : dietro questo gesto così semplice , si nasconde un mondo intero .
Proprio a Super Quark , qualche settimana fa , ho sentito una notizia che mi ha lasciato sorpreso : dopo il primo bacio , nella stragrande maggioranza di uomini e donne che hanno , appunto , baciato un ragazzo o una ragazza verso i quali provavano attrazione , si è visto una sorta di "riduzione" attrattiva proprio verso quella stessa persona che , fino a poco tempo prima , faceva impazzire e brillare gli occhi !
Perchè succede questo ?
La risposta ce l’abbiamo proprio nel mondo nascosto dietro ad un bacio : sembra sia una questione di chimica , nel più stretto senso del termine .
Infatti , è molto probabile che il ragazzo o la ragazza verso i quali non si prova più attrazione , abbia dei geni molto simili ai nostri : è come se scattasse una sorta di antifurto .
Gli scienziati spiegano che questo "freno a mano di sicurezza" è stato sviluppato dal nostro corpo per evitare le malattie che si creano da nascite tra gli stessi consanguinei : è una sorta di freno a mano che impedisce di provare attrazione verso una persona che , avendo dei geni molto simili ai nostri , potrebbe creare dei problemi .
E’ come se il corpo riconoscesse nell’altro o nell’altra un fratello o una sorella , impedendo di perseverare oltre !

Talvolta , ci si ritrova a ragionare , a fare quattro calcoli , partendo dalla famosa frase di Totò che "è la somma che fa il totale".
Quando la somma è una somma formata da numeri chiari , onesti e schietti , molto probabilmente il totale sarà limpido , trasparente , chiaro , lucente . Al contrario , quando la somma è formata da elementi che , in un modo o nell’altro , sono "poco chiari" , "opachi" , e in qualche modo ambigui , il totale non può che esserne la naturale conseguenza .
Il più delle volte , ed è una cosa che capita a molti , ci si ritrova a fare delle somme con il classico "senno di poi" , cioè "scienti" delle esperienze , delle sensazioni che hanno forgiato l’attuale espeienza cui una persona si trova ad operare . Insomma : si traggono delle conclusioni sapendo che siamo figli delle esperienze cissute fino a quell’istante , perchè è proprio su quelle che ci basiamo per trarre delel conclusioni , per ragionare , per fare dei confronti , ma anche per discutere , per cercare di capire cosa è giusto e cosa no .
Lo stesso discorso può essere applicato alle persone : gente che ti sembra pressochè perfetta , ineccepibile sotto ogni punto di vista , senza alcuna macchia , senza nessuna nota di demerito possono rivelarsi essere veri e propri stronzi in massa , e , più raramente , gente che invece ti sembrano stronzi in massa possono invece rivelarsi come perfetti sotto ogni punto di vista , peraltro con grande stupore , rimanendo ancora una volta sorpreso del fatto che "le apparenze ingannano" . E fino a qua nulla da eccepire .
Ma il discorso può tranquillamente "allargarsi" anche alla parte del modo di comportarsi , più che a quella "caratteriale" : persone che si sono comportate in un determinato modo , "col senno di poi" si comportano in un’altro se poste all’interno di un nuovo "background" in cui si trovano ad operare . Niente panico : mi spiego meglio .
Supponiamo di sentirsi dire la frase : "ma tu che vuoi da me ? Io mica ti ho illuso : la nostra era solo una conoscenza , un’amicizia , nulla di altro !"
Vi sarà capitato , e a chi non è capitato , di sentirsi dire questa frase almeno una volta nella vita , no ? Ecco : aldilà dei conseguenti ed ovvi ragionamenti circa l’ipocrisia estrema che una frase del genere cela , ma neanche tanto cela , visto che è estremamente palese , supponiamo di andare più a fondo nelle conseguenti reazioni ad una frase simile . Partendo dall’assunto che la frase viene detta in un determinato contesto in cui ci si trova , in un determinato "background psicologico" , cioè lo "scenario" fatto di abitudini della nostra vita , che poi sono l’insieme di tutte le nostre giornate , formate da abitudini "routinarie" , come l’andare a lavorare , telefonare alla nostra ragazza , tudiare , guardare un programma alla TV e così via , ci si ritrova a far parte della cosidetta "rete del pescatore" .
La "Rete del Pescatore" è una metafora usata in sociologia per descrivere l’insieme delle relazioni che ci legano al mondo che viviamo .
Guardate l’immagine della rete qui a lato : immaginate che il punto di congiunzione tra le varie parti della rete siate voi . Da quel punto si irradiano le altre parti della rete , unite dai fili . I primi quattro punti che vengono uniti partendo dal vostro punto sono i rapporti che avete con i vostri familiari più stretti : madre , padre , fratello , sorella . Di conseguenza , da quei punti se ne irradiano altri , e ancora , e ancora , e ancora . man mano che vi allontanate dal vostro punto , le relazioni si fanno sempre più "lontane" e di conseguenza meno "familiari" . Si passa così al gruppo degli amici , a quello dei conoscenti e via di seguito .
Il concetto di "rete" si lega "a doppio filo" (scusate il gioco di parole , ma stavolta ci stava davvero bene ! N.D.Giomba) con quello di "Gruppo sociale" : con questo termine , coniato da Merton , intendiamo un’insieme di persone unite tra loro mediante relazione di continuità secondo schemi relativamente stabili , che vengono definiti "membri del gruppo" e sono definiti tali da altri .
Ora , potrei parlarvi delle caratteristiche salienti del gruppo , ma m’inoltrerei in una lezione universitaria , che solo adesso mi accorgo di aver semi intrapreso . No , non ci siamo : non è questo il mio intento ! Così fuorviamo !
Tuttavia , la metafora ci è servita per affrontare delle riflessioni : torniamo al discorso principale . Riprendiamo in mano l’esempio della rete e proviamo a porre la rete di cui sopra in un nuovo "background" . Proviamo , qunidi , a "decontestualizzare" la rete mettendola in una nuova situazione .
Detto per inciso , se decontestualizziamo la rete , creiamo un vero e proprio scompiglio ! Supponiamo che l’affermazione precedente ("ma tu che vuoi da me ? Io mica ti ho illuso : la nostra era solo una conoscenza , un’amicizia , nulla di altro !") abbia portato la coppia a "scoppiare" . diciamo che era solo l’antitesi della fine della storia . La rete , quindi , si "decontestualizza" : ognuno va per la sua strada , conosce nuove persone , si creano nuovi legami , e la rete si "aggiorna" : vengono eliminati i protagonisti "precedenti" e vengono sostituiti da nuovi .
Ovviamente , ad ogni "legame" della rete corrisponde un certa persona , con un suo carattere , con un suo modo di agire , con un suo modo di pensare , come è normale che sia . Ciò che ci chiederemo adesso è : è possibile che al variare del contesto della rete , e delle relazioni che ci sono , le persone "plasmino" il loro carattere in relazione dei legami stessi che si creano ?
E non fate quella faccia : è più semplice di quanto non possiate immaginare !
La domanda è se c’è una relazione tra i "componenti" della rete e il modo in cui alcuni componenti della rete stessa si comportano : la risposta è probabilmente si . E’ normale che se "A" sta antipatico a "B" , e poi arriva "C" al posto di "B" , magari "A" avrà maggiore simpatia verso "C" e quindi plasmerà il suo carattere in relazione alla persona . Ma come si traduce , questo , in pratica ?
Si può tradurre in mille modi : dal comportamento chiuso e retrogrado ad uno aperto , espansivo come mai ed estremamente moderno . Insomma : un vero e proprio cambiamento radicale , che si nota nelle cose più semplici , nei comportamenti che prima una determinata persona , o più persone , non avevano e di colpo hanno , diventando ciò che non sono mai state fino a quel momento .
Però c’è anche una seconda soluzione : il cambiamento potrebbe essere frutto dell’ipoocrisia , quindi un vero e proprio "falso psicologico" , che trarrà in inganno qualcuno . E così si arriva alla soluzione finale , formata dai
tre elementi che , finalmente , siamo riusciti a capire come si formano : il falso , l’ipocrita e chi ci casca !

E un’altro anno se ne và …
Tempo di bilanci quindi : come ogni azienda , infatti , a fine anno si fanno i bilanci dell’anno appena trascorso , e così potrei fare anche per quel che è stato il mio anno .
Cominciamo parlando del mio blog : su quello non ci sono paragoni . E’ stato un’anno davvero positivo con più di 200.000 visite in meno di dieci mesi . E questo è per me un grande successo . Trend , quindi , decisamente in positivo .
Anche per tutto il resto , non c’è tanto da lamentarsi : un bell’anno all’insegna di studio e lavoro , ma anche di esperienze che mi hanno fatto crescere , con tante nuove amicizie che sono nate ed altre che sono finite , nuovi amori , nuove emozioni , nuove esperienze , e , in fondo , una bella corazza contro l’indifferenza e contro la tristezza .
E’ stato l’anno che mi ha fatto acquisire un fratellone che neanche sapevo di avere , che è diventato un confidente prezioso , ma anche un collega , un’amico , un fratello , cioè una bellissima persona .
E poi c’è tutto il resto , con i sentimenti che da sempre fanno da cornice alla mia vita , e le esperienze , alcune del tutto nuove , che hanno dato una spinta nuova a questo anno che è stato così strano e così particolare .
Un 2007 decisamente denso , non c’è dubbio : non resta altro , quindi , che augurarvi un 2008 pieno di gioia e serenità , pieno dei desideri che sentite dentro e , sopratutto , di tanta salute per tutti !

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