Soffri di emicrania? Tuo figlio avrà coliche gassose!

Che rapporto c’è tra l’emicrania, un bambino che piange incessantemente e le coliche gassose? Scopriamolo insieme!

Immaginate la scena: 20 di Luglio, 35 gradi, dopo una giornata di lavoro.
Alla mamma sta scoppiando la testa per il dolore: il bambino, nella culla, piange senza che si capisca cos’abbia. Più il bambino piange, più il mal di testa della donna aumenta, più la madre squote energicamente la culla, più il bambino piange.

C’è abbastanza per passare oltre, lo so, ma aspettate un attimo: sapevate che c’è una correlazione a tutto questo?

E’ la scoperta dei ricercatori delle Università di California e San Francisco: si tratta di un disastroso circolo vizioso che vede protagoniste, appunto, madri e figli.

Quando un bambino piange, ma non si capisce bene il motivo, la colpa è, spesso, da attribuirsi a coliche gassose: giustamente, il piccolo, o la piccola, non possono farci capire cosa c’è che non va, e, per questo, sembra che piangano senza un apparente motivo.

La mamma, di contro, non sa più, letteralmente, dove sbattere la testa, e così il suo mal di testa, tra la disperazione del non saper cosa fare, e le urla incessanti del bambino, aumenta in maniera esponenziale: i ricercatori, sono così giunti alla conclusione che i figli di madri che soffrono di emicrania soffrono, a loro volta, di coliche gassose, con una possibilità almeno doppia rispetto a tutti gli altri!

Le coliche gassose cominciano, già, a partire dai 4/5 mesi: spesso, arrivano dopo aver mangiato. Il bambino appare teso ed arrossato, con spasmi e pianti.

Cosa fare, quindi?
Anzitutto, facile a dirsi, calmarsi: abbassare le luci, non scuotere il bambino e massaggiargli lo stomaco, per agevolare la fuoriuscita dell’aria in accesso. La mamma, deve inoltre ricordarsi che il bambino percepisce l’ansia e il nervosismo dei genitori: è bene, quindi, non farsi prendere dai nervi.

Lo so, non è facile a dirsi, ne a farsi, ma è l’unica via possibile per riequilibrare gli animi, e riportare la calma in casa!