Twitter è ancora in piena crisi: non bastano tutte le recenti iniziative intraprese. I conti sono ancora in profondo rosso. I dettagli.
Twitter, si sa, non sta affatto passando un bel periodo: le cose vanno male ormai da anni, e la crisi che si è impossessata del “Social dell’Uccellino” fondato da Jack Dorsey sembra non aver fine. Non è bastato neppure Trump con la sua elezione a salvare i conti dell’azienda, il cui trimestrale non solo non aumenta, ma vede il fatturato pubblicitario in picchiata.
Ci si dovrebbe, anzitutto, domandare perché: perché le cose non stanno funzionando? Perché gli utenti preferiscono, ad esempio, Facebook e non Twitter? Cosa non rende Twitter competitivo?
Sono tutte domande che, di certo, in Twitter si staranno ponendo ormai da mesi e mesi, sopratutto per salvare la situazione: basti pensare che la “non risposta” a queste domande è costato a Twitter, nel quarto trimestre 2016, una perdita pari a 167 milioni di Dollari!
Certo, c’è da dire che gli utenti sono aumentati del 4%, ma si tratta, a conti fatti – ed è proprio il caso di dirlo – di pochissima roba rispetto al “buco” gigantesco presente nelle casse dell’azienda. Lo stesso Dorsey ha commentato:
Abbiamo superato la sfida più difficile, quella di ribaltare l’andamento in calo dell’audience. Nel quarto trimestre, gli utenti giornalieri attivi sono aumentati per il terzo trimestre consecutivo e questa crescita consistente andrà avanti.
Ottimismo, okay, ma fino a che punto? Il fatturato pubblicitario cala, il “rosso” non rientra nei suoi limiti, gli utenti aumentano ma sono ancora troppo pochi: cosa non funziona in Twitter? Cosa rende questo Social, da sempre considerato quasi un “fratello reietto” di Facebook meno concorrenziale rispetto ad altri Social? Sarà forse la sua metodica di utilizzo? Sarà forse la minore scelta da parte degli utenti?
Non lo sappiamo: possiamo solo augurare a Twitter di riuscire a liberarsi dalla morsa della crisi e tornare ai suoi “antichi splendori”. Staremo a vedere come finirà!