Colesterolo, quello cattivo potrebbe proteggere il cuore

Colesterolo - Quello cattivo potrebbe proteggere dalle malattie

Colesterolo da rivalutare? Secondo una recente ricerca si: pare, addirittura, che quello “cattivo” possa “proteggere” il cuore! Ecco come.

Colesterolo da rivalutare, e tanto basta a “surriscaldare” gli animi nel mondo scientifico: una recente ricerca, pubblicata sul British Medical Journal, apre ad una “rivalutazione in positivo” del colesterolo. Secondo il team internazionale di ricercatori che ha preso parte allo studio, infatti, l’LDL, o “colesterolo cattivo”, potrebbe addirittura proteggere dal cancro, piuttosto che rappresentare un “fattore di rischio cardiaco”!

Lo studio in questione ha analizzato 68.000 pazienti passando in rassegna ben 19 diversi studi in materia: dall’analisi dei dati è, curiosamente, emerso che il 92% dei pazienti over 60 con LDL alto ha vissuto gli stessi anni di coloro che non avevano tale problema.

Gli esperti, però, si spingono oltre, arrivando a confermare che alti livelli di LDL potrebbero rappresentare un fattore di protezione dalle malattie, prima tra tutte il cancro: a sostegno di tale tesi, i ricercatori adducono ben due studi su 140.000 pazienti totali, in cui viene dimostrato che chi ha il colesterolo si ammala meno di tumore ed ha una mortalità meno elevata. Addirittura, dagli studi si è evinto che la mortalità aumentava in coloro che stavano seguendo terapie per abbassare il colesterolo cattivo!

Secondo gli esperti, occorre:

rivalutare la prescrizione di statine, i cui benefici sono stati esagerati. Possono esserci alcuni fattori che negli adulti sono un rischio, e negli anziani no. Ad esempio il sovrappeso è un fattore di rischio per l’adulto, mentre per l’anziano ha un effetto protettivo.

Ma i dubbi della comunità scientifica sono ancora tanti, così come le polemiche circa l’effettiva validità degli studi in essere:

La conclusione di questo rapporto è contraddetta da una grande quantità di studi che mostrano un calo del rischio di attacchi di cuore e ictus in anziani e giovani che assumono farmaci contro il colesterolo.

Insomma: risultati contraddittori. Non resta che attendere per capire se, effettivamente, il colesterolo cattivo non sia poi così “cattivo” come lo si descrive!

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