Un esame di sangue sarà in grado di calcolare l’età biologica di una persona: ecco a cosa servirà.
Prevedere, con diversi anni di distanza, il rischio di demenza è, adesso, possibile grazie ad un particolare esame del sangue recentemente messo a punto dai ricercatori del King College di Londra. Il suo funzionamento è semplice: le persone geneticamente più anziane rispetto alla loro età anagrafica, infatti, saranno maggiormente predisposte a sviluppare l’Alzheimer. Ne consegue che detto esame sarà utilissimo per scoprire un eventuale invecchiamento genetico, fattore predisponente a questo tipo di problematiche. Nello specifico, il test andrà a confrontare determinati marcatori del sangue che indicano tale invecchiamento. Il test si è rivelato efficace su 700 volontari, risultati più “anziani” della loro età anagrafica, e quindi maggiormente predisposti a demenza: alcuni di loro sono risultati “geneticamente” ottantenni, anche se la loro età non superava i sessant’anni!
Insomma: una speranza in più nella lotta a queste malattie, realmente debilitanti per chi ne soffre e per chi vede “sfiorire” il proprio caro senza aver possibilità di fare qualcosa…