Bambini: un nuovo, recente, studio svela un aspetto finora sconosciuto. Già ad otto mesi, infatti, sanno quando hanno bisogno degli adulti. I dettagli.
Bambini e scoperte. Parliamo, nello specifico, di un recente studio del Planck Institute for Psycholinguistics, in Olanda, secondo cui già ad otto mesi i bambini sono in grado di comprendere quando hanno bisogno dell’aiuto degli adulti: forse un “comportamento innato”, uno “stimolo” scritto nel DNA come capacità di adattamento contro i pericoli del mondo esterno, come tante volte accade in natura con comportamenti simili – e potremmo citare, ad esempio, i ragni, a cui nessuno insegna o trasmette le competenze per tessere la loro proverbiale tela, dal momento che, appena nati, sono già capaci di realizzarla, proprio perché tale “comportamento” si trasmette per via prettamente genetica. –
Più in particolare, i ricercatori olandesi sono giunti a tale conclusione tramite due esperimenti: a venti bambini di otto mesi sono stati presentati due giocattoli. Alcuni di questi erano facilmente raggiungibili, altri meno raggiungibili, altri molto lontani. Durante la prima fase dell’esperimento, erano presenti i genitori dei piccoli, mentre, nella seconda fase, i bambini erano da soli. Ebbene, si è curiosamente notato che i bambini raggiungevano più facilmente i giocattoli lontani quando erano presenti i genitori.
In un secondo esperimento, invece, si è visto che l’adulto di riferimento per i bambini non è, necessariamente, il genitore: quando il bambino sente di aver bisogno di un adulto, riconosce le persone più grandi intorno a se e le utilizza come “aiuto”, indipendente dallo “status” di genitore o meno, ma guidato dal fatto di essere, appunto, un adulto che, in quel preciso istante, può tornare utile.
I ricercatori commentano:
Molti bambini rimanevano seduti lì e non hanno neanche tentato di afferrare gli oggetti irraggiungibili quando erano da soli, mentre hanno tentato fortemente di ottenerlo in presenza dei genitori.
Insomma: una ricerca che la dice lunga circa l’importanza della presenza dei genitori nella vita di un bambino. La solitudine, insomma, fa male… A qualsiasi età!