E così è giunto anche questo momento .
Con questa frase , un anno fà , te ne sei andata via dalla mia vita . Non ci hai pensato su due volte . In un attimo hai deciso di formattare le emozioni di due anni , senza pensare a quel che è stato , e forse a quello che perdevi .
Adesso rimane solo un grande vuoto , ma sopratutto un grande rancore , una rabbia che non và più via . Certi pensieri non sentono ragioni o mezze misure : vogliono soltanto essere urlati , lo pretendono , e non c’è un modo di zittirli . Così anche io voglio urlare , e non ci sarà modo di farmi star zitto . Anche chi non vuole sentire la mia voce e i miei pensieri tenterà di non sentire , di fuggire , ma la mia voce volerà più in alto delle nuvole e del sole , e risuonerà come le note create dall’archetto dulle corde di un violino . Saranno note sottili e penetranti .
So soltanto che resta una grande rabbia , e adesso quei pensieri fanno male e sono aguzzi come spine di una rosa rossa , come aghi roventi capaci di ferire nel profondo .
Non ci sarà un modo di farmi stare zitto , e non userò mezze misure : la voglia di dire “vaffanculo” è grande , è enorme , come la rabbia mista a dolore che provo adesso , in questo giorno che mi ricorda tanto quello di un anno fà , quando in riva alla spiaggia hai deciso di staccare la spina , di mettere il freno a mano al nostro amopre che correva sparato e su di giri .
Non ci hai pensato un attimo : non ti sei accorta di quello che hai cancellato , dei nostri ricordi insieme , ne di quelli che ancora volevamo avere insieme . Non hai pensato al dolore che mi avresti inferto .
Nemmeno quel giorno ci hai pensato , quando mi sono sentito male per quella notizia , e tu sei rimasta là , seduta , a leggerti il giornale , indifferente , come se nulla era successo . Non eri minimamente preoccupata , non ci pensavi , te ne facevi un baffo .
Rimane dentro una grande rabbia , rimane dentro il dolore del tuo addio , e in fondo resto qui a vedere che è passato un anno , pieno di dolore e solitudine .
Ti sei divertita a farmi del male senza nemmeno una riflessione , senza nemmeno il pensiero di un attimo , un attimo soltanto per dire “no , ragioniamo” .
Tu sei partita sparata nella tua decisione : soltanto adesso capisco tante cose . Soltanto adesso capisco i consigli di chi mi conosceva bene e diceva che tu nascondevi qualcosa . Ora capisco cos’era : la tua falsità , ipocrisia .
Senza cuore e senza pensieri : la mia rabbia è veramente grande .
Posso soltanto dire che ora capisco tante cose : ma sopratutto , capisco certi ragazzi “di mia conoscenza” , che han provato la mia stessa situazione … Con la stessa persona …
Però c’era una differenza : loro forse lo han capito in tempo , e han pensato bene di “correre ai ripari” tramite il tradimento , che è sempre uno sbaglio , ma alle volte è necessario , perchè prima che sia una persona a fregarmi , forse è anche giusto prendere le opportune difese .
Sono passati trecentosessantacinque giorni : sono stati utili per cominciare ad odiarti , per detestarti , per provare SCHIFO nei tuoi confronti , e per convincermi che se ti incontrassi adesso sarei davvero uno STRONZO , come non sono mai stato fino ad ora nei tuoi confronti quando ce n’era bisogno , come quando mi hai lasciato soffrire senza aiutarmi . Sei passata su di me calpestandomi .
La tenerezza che c’era tra noi , la dolcezza e tutto quell’amore adesso bruciano come le fiamme di un incendio , che brucia tutto quel che incontra sulla sua strada , che lascia il niente . Solo la desolazione .
Ti lascio il mio rancore adesso . La vita farà il resto .
Un corpo e un anima
(Wess e Dori Ghezzi – Chi di competenza capirà)