Facebook sempre più vicino all’introduzione delle notizie a pagamento sul Social: continua il dialogo con gli editori. I dettagli.
Facebook si avvicina a grandi passi all’introduzione delle news a pagamento: come abbiamo abbondantemente visto ed anticipato nelle scorse settimane, l’obiettivo di Zuckerberg è, di comune accordo con gli editori, permettere la lettura di un determinato numero di articoli, superati i quali la consultazione degli stessi diverrà a pagamento, esattamente come fanno, attualmente, Corriere, Fatto Quotidiano e molti altri.
Scrive Zuckerberg, a tal proposito:
Sempre più persone si informano in luoghi come Facebook, noi abbiamo la responsabilità di creare una comunità informata e di contribuire a costruire una capacità di comprensione comune. Non possiamo farlo senza i giornalisti.
Quel che si sa per certo è che, da questo grande marketing, Facebook non trarrà alcuna commissione: tutti gli introiti dell’operazione finiranno nelle casse degli editori. Opzione sicuramente molto interessante per i giornali, sopratutto se si considera che Facebook stesso potrebbe guadagnarci moltissimo, non necessariamente in termini “economici” ma anche in termini di dati, acquisendo, ad esempio, i dati di pagamento degli utenti. Informazioni preziosissime per il Social, sempre se non si considera la questione privacy, ma questo è un altro discorso!
Di contro, anche i siti d’informazione possono trarre grandi vantaggi dalla vendita di abbonamenti per la consultazione di notizie, ma in pochi – spinti dall’aureo richiamo del “Dio Denaro”, come le Sirene di Ulisse – penso alle conseguenze negative che una simile azione può comportare: gli utenti, diciamolo molto chiaramente, non sono certo intenzionati a spendere per leggere delle notizie!
Nel “mare magnum” dell’offerta Web, esistono decine, centinata di siti affidabili che offrono notizie gratuitamente e fanno di questa “gratuità” il loro baluardo: l’operazione progettata da Facebook potrebbe rivelarsi un clamoroso boomerang per gli editori che intendono offrire a pagamento le notizie e una vera “miniera d’oro” per quei siti che offrono notizie gratuitamente, che – statene certi – si ritroveranno a segnare dati di traffico raddoppiati se non triplicati!
Chi avrà la meglio? Le news a pagamento o la libera informazione? Non resta che attendere per scoprirlo!