Ad un certo punto, ho deciso che era giunto il momento di giocarsi il tutto per tutto: ne valeva decisamente la pena, ed era la cosa più giusta da fare!
Giocarsi il tutto per tutto, costi quel che costi: ad un certo punto, ho capito che era la cosa più giusta da farsi, anche se sembrava una totale ed assoluta pazzia, ma era, realmente, la sola cosa più sensata e giusta da farsi.
Era così che le cose dovevano andare ed era così che si doveva affrontare ogni singolo problema, a muso duro, contro ogni aspettativa, contro ogni aspettativa di me stesso, contro tutte le paure, le incertezze, i pensieri distruttivi: basta. Ad un certo punto, era sola cosa che avesse senso fare, sebbene le paure fossero tante e sebbene il rischio c’era, e non era di certo indifferente, ma era la sola cosa più giusta da poter fare, perché bisognava e bisogna darsi aiuto, perché bisogna rischiare per diventare persone realmente migliori, perché bisogna cercare di diventare meglio di quel che si è, e la sola strada per farlo è smettere di procrastinare all’infinito e cominciare, una santa volta, a lottare per come è giusto che sia, senza nessun tipo di remora, anche se le paure ci sono e sono tante, ma in fondo è anche una cosa normale a ben pensarci. L’uomo può anche avere paura, è nella sua natura e non c’è nulla che non vada!
E così, ho deciso che era il momento di buttarsi: sta tutto al momento in cui decidi di mettere di lato le tue paure per affrontare l’ignoto e dire “OK, sono pronto”, anche se tutto sembra il contrario di tutto e non sai se quel che farai è la cosa migliore. Ma bisogna farla, bisogna giocarsi il tutto per tutto se, alla fine, si vuol vincere!