Che tristezza perdersi, e che tristezza farlo senza che tutto questo abbia un senso logico, per l’impulsività dettata da un periodo che distrugge tutto il resto…
E’ triste perdersi, è triste perdere qualcuno che amiamo, qualcuno a cui teniamo veramente, qualcuno che ci ha dato la vita per un periodo, e che, improvvisamente, se la riprende così come l’ha fatta nascere: è tutto estremamente triste ed insensato, sopratutto se pensi a tante volte che hanno cercato, in qualche maniera, di disegnare un futuro, di disegnare una vita, di disegnare un progetto che poi si è rivelato stupidamente illusorio, dettato solo dalla voglia di sognare, ma perso di quella concretezza che ci si sforzava di trovare, accecati dal nostro profondo e sincero bisogno di amare…
…Eppure, il tempo è passato, e di quelle parole, di quelle lettere, di quelle frasi, di quei sapori, di quei silenzi, di quei progetti, di quei sogni, è rimasto solamente un sogno lontano, una eco antica che riecheggia ancora nelle orecchie, ma che sai bene non poter esistere mai più se non in un pensiero che tornerà, improvviso, e ti porterà alla mente con il passato.
Li, diverse strade si apriranno: chi ha deciso di andar via, ritornerà a pensare, e fingerà a se stesso solo per convincersi che è stata la cosa migliore da fare, per non aver la consapevolezza di aver sbagliato ed aver fallito un’altra volta. Chi è stato lasciato solo, in fondo, ricorderà che ce l’ha fatta, anche con le sue ferite profonde e sanguinanti, anche con il suo dolore interiore, il suo non rendersi neppure conto di quanto tempo e quanta vita se ne sono andati via tra le mani, e forse cadrà una lacrima…
…Ma in fondo, una lacrima in più cos’è? Dopo tutte quelle che hanno solcato il viso, una lacrima in più è solo un ricordo che svanisce presto…