Web, rilasciate le nuove emoticon: scopriamo insieme quali sono

Web - Arrivano 51 nuove emoticon

Web novità: rilasciate le nuove emoticon per il 2017. Tante novità decisamente curiose: scopriamo insieme quali sono e cosa rappresentano.

Web pronto ad accogliere le nuove emoticon per l’anno 2017: lo standard Unicode, ovvero il consorzio preposto al rilascio e all’implementazione dei simpatici segni grafici ormai d’uso comune, ha introdotto ben 56 nuove emoticon, la cui implementazione dovrebbe partire già dal prossimo 1 luglio.

Lo “Standard Unicode” arriva così alla versione 10.0, permettendo a tutti i maggiori operatori del Web che utilizzano tali segni grafici, da Google a Facebook passando per Apple e Microsoft, di inserire le nuove emoticon nei propri software, come detto, già dal prossimo 1 luglio.

Arrivano tante novità, tutte rigorosamente rispettose della “parità di genere”: l’emoticon dello zombie, ad esempio, una delle novità di quest’anno, sarà, infatti, disponibile sia in versione maschile che in versione femminile. Seguono, sempre in versione maschile e femminile, la fata e il genio della lampada. Tutte le emoticon che rimandano ad esseri umani, inoltre, permetteranno la scelta di cinque colori di pelle differenti, così da non scontentare nessuno!

Arrivano anche il tirannosauro, il brontosauro, due scalatori di montagne, la mamma che allatta, la zebra, la giraffa e la cavalletta: per i cibi, poi, abbiamo i broccoli, la noce di cocco, i “noodle” cinesi, i “biscotti della fortuna” e i “ravioli al vapore”.

Per le espressioni facciali, infine, arriva la cosiddetta “Colbert Face” (per farvi capire di cosa si tratta, CLICCATE QUIN.D.Giomba).

L’implementazione su Android ed iPhone è prevista entro qualche mese, alfine di permettere alle aziende di adattare i propri software ai nuovi standard e rilasciare gli aggiornamenti che permetteranno l’uso delle nuove faccine.

Insomma: l’introduzione di nuove emoticon rappresenta, ormai, un vero e proprio “evento culturale” atteso e discusso: chissà se il loro inventore, nel 1979, immaginava che tre semplici segni di punteggiatura potessero radicalmente cambiare il modo di comunicare!

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