Salute a rischio per coloro che restano seduti più di dieci ore: gli esperti lanciato l’allarme. Scopriamo i dettagli della notizia.
Salute a rischio, secondo gli esperti, per coloro che trascorrono più di dieci ore nella stessa posizione: gli esperti della Texas University non usano mezzi termini, confermando che restare seduti troppo tempo affatica il cuore, esponendo a rischi per la salute anche molto elevati.
I ricercatori sono giunti a tale conclusione analizzando il comportamento di 700.000 persone, ed unendo, di fatto, i risultati di oltre nove studi sul tema: nello specifico, sono stati seguiti, per oltre undici anni, la metà dei soggetti presi in esame. Dall’analisi di tali dati è emerso che, tra le persone oggetto dello studio, si erano verificati oltre 25.000 eventi cardiovascolari, e, in particolare, rispetto a chi trascorre seduto tre ore al giorno, il rischio cardiovascolare aumentava dell’otto percento per chi trascorre dieci ore seduto, e, addirittura, del quattordici percento per coloro che trascorrono oltre dodici ore seduti.
Sarebbe l’ulteriore riprova, quindi, di come la sedentarietà, e, in generale, la mancanza di moto, siano pericolosissime abitudini per la nostra salute, che, a lungo andare, potrebbe risentirne anche pesantemente.
Gli autori dello studio in questione commentano:
I nostri risultati suggeriscono che il tempo passato seduti è associato con un aumento di rischio cardiovascolare indipendentemente da altri fattori di rischio come l’indice di massa corporea o l’attività fisica, ma solo a livelli molto alti.
Insomma, è inutile ripeterlo: non trascorriamo troppo tempo seduti!
Certo, è logico che, per lavoro, non è sempre possibile stare in piedi o camminare, ma, nei limiti del possibile, ricordiamoci delle importanti conseguenze che questo tipo di azioni possono avere: approfittiamo, quindi, per fare delle pause quando ci è possibile, e, nel tempo libero, non dimentichiamoci di fare delle salutari passeggiate ed un po di sport.
Con la salute non si scherza, specie quando si parla di “rischio cardiovascolare”. Mica cotica!