Tumori, un animale marino potrebbe aiutare la guarigione

Tumori - Un animale marino potrebbe aiutare la guarigione

Tumori dell’ovaio più facilmente curabili grazie ad una molecola isolata da un animale marino: scopriamo insieme i dettagli.

Tumori dell’ovaio, forse, maggiormente (e più facilmente) curabili con una molecola isolata da un animale marino: una scoperta curiosa ed eccezionale, presentata al Congresso ASCO di Chicago, che individua nella Trabectedina, molecola estratta da un invertebrato, l’Ecteinascidia turbinata, una soluzione importante nel trattamento di tali tumori.

Una soluzione che tornerebbe utile sopratutto in quei 30 casi su 100 in cui il tumore non è asportabile, magari perché troppo avanzato, o, peggio ancora, perché localizzato in sedi di difficile accesso chirurgico. La medicina, in questi casi, prevede la chemioterapia, che, purtroppo, porta con se importanti effetti collaterali e recidive in 80 casi su 100. La malattia, infatti, tende purtroppo a riacutizzarsi, con una sopravvivenza di circa quattro anni.

Questa molecola potrebbe fare la differenza: si è giunti a tale risultato attraverso uno studio che ha coinvolto 598 pazienti in tutta Europa, in cui si è visto che la Trabectedina renderebbe più efficace la chemioterapia e ne ridurrebbe gli effetti avversi!

Gli esperti commentano:

La trabectedina si è rivelata efficace e ben tollerata, anche per periodi molto lunghi e ad oggi il suo utilizzo rappresenta un’opzione strategica nella terapia del cancro ovarico recidivante. È un farmaco attivo anche in pazienti che hanno ricevuto diversi trattamenti precedenti e ha un profilo di sicurezza accettabile. Il 30% delle pazienti parzialmente sensibili alla chemioterapia standard e il 44% di coloro che sviluppano reazioni allergiche al platino in seconda linea quando c’è la ricaduta può giovarsi del beneficio aggiunto con trabectedina e PLD (doxorubicina liposomiale pegilata). Oggi è l’unica combinazione non platino autorizzata per pazienti platino sensibili e il vantaggio di questa combinazione non è vincolata alla prima recidiva ma si può usare anche dopo più recidive.

Una speranza importante, insomma, nella lotta e definitiva sconfitta di queste malattie, ancora così difficili da “estirpare” definitivamente!

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